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Danilevicius, che bomber: «E pensare che dovevo andare via»

Castellammare sogna dopo il blitz al Picco: la squadra è quarta

Viene dall’Est la bocca di fuoco della Juve Stabia. E la sua sembra davvero una di quelle belle favole che fanno ancora appassionare allo sport più amato del mondo. Doveva andar via il lituano, Thomas Danilevicius, chiuso dall’arrivo dei vari Cellini, Bruno, dalla conferma di Mbakogu. A distanza di quindici turni dall’avvio del campionato di B, l’attaccante lituano si riscopre bomber principe della squadra di Braglia e con la doppietta messa a segno con lo Spezia si porta a quota sei marcature.

La tripletta con la Pro Vercelli, caratterizzata anche dal classico gol da cineteca, il pareggio con il Lanciano, e la doppietta di sabato scorso: quelle messe a segno da Danilevicius sono sempre reti pesanti.
«Diciamo che sono soddisfatto, anzi felice. Sabato abbiamo vinto una gara importantissima, contro una squadra attrezzata per il salto di categoria. Tre punti che pesano sulla classifica e, perché no, anche sul morale della squadra e dell’ambiente».
Eppure il tecnico Braglia parla ancora di salvezza mentre la città sogna i playoff per tentare il salto in A.
«Ma non scherziamo, prima manteniamo questa di categoria. È giusto che la città sogni, che la gente possa pensare ed accarezzare l’idea di qualcosa di impensabile fino a qualche anno fa, ma non facciamo e non faremo mai promesse che il tempo potrebbe impedirci di mantenere. Arriviamo il prima possibile ai fatidici 50 punti. Poi ne riparliamo…».
Certezze dettate anche dalla grande esperienza maturata in tanti anni di calcio ed una carriera da fare invidia. A Livorno, per esempio, ha lasciato un pezzo di cuore con 24 reti in 148 presenze. E l’estate scorsa?
«Non nascondo che in estate ad un certo punto si era anche parlato di un mio possibile ritorno. Mi cercava il Livorno, ma anche qualche squadra all’estero, io ho voluto fortemente la Juve Stabia».
Per la quale si è anche decurtato l’ingaggio, spalmandolo in due anni. Con la maglia della Juve Stabia, fino ad oggi, 42 le presenze, 11 i centri. A questo punto non c’è male, le pare?
«Qui ho trovato un ambiente ideale per lavorare, c’è passione, c’è voglia di emergere, la gente ha fame di grande calcio. Insomma, c’è tutto quanto un calciatore possa chiedere. Dalla società, fatta di gente passionale, ad un allenatore bravo e preparato come Braglia».
Castellammare sogna, Danilevicius prova a restare coi piedi ben saldi a terra. Ma qual è, secondo lei, la ricetta giusta per poter condurre un campionato di spessore?
«Bisogna dare continuità ai risultati. In B è questa l’unica strada per far bene, per essere protagonisti a certi livelli. È un torneo lunghissimo, in cui l’equilibrio diventa l’arma in più contro qualunque rivale».
Ma allora non le sembra la salvezza può passare anche per i play-off..
«È vero, ma per arrivare ai play-off bisogna prima di tutto conquistare la salvezza…». Un altro dribbling vinto dallo Zar venuto dall’est per infiammare la torcida gialloblu. 

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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