L’immagine è tutto, recitava Andre Agassi in un vecchio spot pubblicitario. Uno slogan datato che, però, sembra fatto apposta per il Napoli. Per il mercato del Napoli: «Bisogna risolvere serie problematiche legate ad alcuni contratti di sponsorizzazione di Leandro Damiao». E dunque ai diritti d’immagine che, curiosità, coinvolgono anche Ronaldo. Il Fenomeno, titolare di una società di sport-marketing cui l’attaccante dell’Internacional è legato a doppio filo. Fatto sta che la storia è la solita. Lo stesso ostacolo di tante altre trattative che anche Vinicius Prates, il manager di Damiao, ha tirato fuori tra una pausa e l’altra degli incontri fiume tra legali, dirigenti, manager e intermediari che da giorni stanno animando le giornate del Napoli. Tra Porto Alegre e Dimaro. Il club azzurro ha in pugno il giocatore della Seleçao e lascia filtrare anche un beneaugurante ottimismo, ma per brindare a caipirinha bisogna risolvere al più presto la questione-immagine. Con l’Inter, invece, la distanza è diventata minima: gli uomini d’azzurro vestiti inviati in Brasile, infatti, hanno recapitato un’offerta da 23 milioni di euro. Sei più della prima proposta e 2 meno della somma richiesta dal direttivo del club. Davvero poco meno.
MISSIONE DELICATA – E allora, le ultime di giornata. Di una giornata e di una nottata, a onor del vero: considerando le cinque ore di differenza, in Italia il d.s. Bigon è rimasto incollato al telefono, in collegamento diretto con Porto Alegre, fino a notte fonda. Del resto, la missione è troppo delicata: Benitez ha spiegato, ribadito e poi sottolineato che l’attaccante, l’erede di Cavani, serve al più presto, e considerando che la questione-Higuain è suggestiva ma sempre molto complessa, e il sogno Ibra dilagato tra i tifosi all’improvviso – con tanto di avvistamenti di ogni tipo annunciati da ogni angolo del web -, è destinato a rimanere tale salvo incredibili sorprese, Damiao è l’obiettivo reale e realistico.
RONALDO E L’IMMAGINE – Con l’Internacional dell’arcigno Giovanni Luigi, presidente dal cognome-nome molto italiano, la storia è meno complessa di quanto possa sembrare: nel senso che tra la richiesta di 25 e l’offerta di 23 milioni di euro la differenza è ormai davvero esigua. Con un po’ di buona volontà reciproca l’affare non può saltare. E non è un caso che l’Inter stia facendo di tutto per trovare un sostituto in tempo utile, ovvero entro la mezzanotte di oggi, in Brasile termine ultimo del mercato in entrata (in primis Scocco, poi Nilmar e Saviola in lista). Bene, bravi, bis. Salvo poi prendere atto del rovescio della medaglia illustrato dal manager del centravanti, Vinicius Prates: l’immagine. «Sì, il Napoli ha chiesto al giocatore di rinunciare al suo pacchetto di contratti di immagine e pubblicità». Molti dei quali sottoscritti con la 9ine Sports & Entertainment, etichetta brasiliana di sport-marketing che appartiene a Ronaldo il Fenomeno e che, oltre a Damiao, vanta tra i propri clienti anche Neymar, Lucas Moura e Barrichello. «Leandro ha tanti contratti, alcuni di durata biennale e dal valore molto elevato». E allora? «Allo stato attuale è impossibile che rinunci». Bang. Una cannonata e anche un muro. Che il Napoli prova a sgretolare senza sosta per chiudere il colpo al più presto.
FRONTE MADRID – Nel frattempo, il club azzurro non molla la pista più stuzzicante: Gonzalo Higuain (25). Con il Real Madrid la storia è nota: la valutazione dell’argentino, che ha spaventato anche Arsenal e Chelsea, è 40 milioni di euro. Punto. Con l’entourage del giocatore, invece, anche ieri si è provato a capire quanti e quali margini esistono per trovare un accordo economico: al di là dei contratti d’immagine, il Pipita guadagna intorno ai 5 milioni di euro. La prima scelta ha anche costi da prima scelta. Un bivio nudo e crudo: dentro o fuori.
I CONGELATI – Oltre a Damiao e Higuain, il Napoli monitora altri tre uomini. Congelati, per il momento, ma decisamente graditi a Benitez: Burak Yilmaz (28 anni, Galatasaray); Osvaldo (27, Roma); Matri (28, Juve). Quest’ultimo potrebbe anche entrare in un’eventuale trattativa-Zuniga.
Fonte: Corriere dello Sport.
La Redazione.
D.G.
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