Interviene negli studi di Sky il presidente dell’Aic “Associazione italiana calciatori) sullo sciopero proclamto dai calciatori. Ecco quanto sottolineato da Iamnaples.it.:
“Non si gioca perché non abbiamo trovato l’accordo con la Lega Calcio che sembrava raggiunto “sulla parola” nel dicembre dell’anno scorso, le cose si sono complicate nel mese di marzo per poi precipitare ad agosto. Nei mesi scorsi siamo scesi in campo perché avevamo avuto delle garanzie da parte della Federcalcio . Qui non si negozia, perché c’era già un accordo che era stato raggiunto nei mesi scorsi che ad oggi non è stato mantenuto. La Lega ha avuto l’ardire di cambiare la regola inerente ai fuori rosa, perché non andava bene, dovevano mantenere l’impegno e purtroppo non l’hanno fatto. L’accordo era già stato fatto con il presidente uscente Campana, ci vedemmo con Lega e Figc nella serata della finale di Coppa Italia nel mese di maggio, per darci appunti nei mesi successivi. Noi abbiamo deciso di non partire semplicemente perché non si è raggiunto l’accordo del contratto collettivo con la Lega. Il sogno di un ragazzo della Primavera è quello di allenarsi con la prima squadra e vietarglielo è negativo, il problema è che se un club dispone di quaranta calciatori non è un errore dei giocatori, questo è certo ma sono le società che li hanno comprati. Nessun calciatore ha messo in mezzo l’argomento della supertassa, visto che sono intenzionata a pagarla ma lo faranno appena verrà approvata, nei modi e nei tempi stabiliti. Le società hanno voluto mettere in mezzo il contributo di solidarietà per creare dei dissensi nei nostri confronti, ma il vero motivo del contendere è solo ed esclusivamente l’articolo 7 che è un’arma in mano ai presidenti per poter fare delle discriminazioni nei confronti dei calciatori in modo di costringerli ad andare via, vedi il caso Pandev di qualche anno fa. Noi non siamo dei privilegiati, paghiamo le tasse attraverso il sostituto d’imposta e il nostro guadagno è al netto. Io ribadisco che non c’è alcuna trattativa in corso ma di un mancato accordo di dicembre che non è stato mantenuto. La volontà dei calciatori è quello di giocare. L’anomalia è che è stata rinviata la prima giornata di campionato, creando problemi di ordine pubblico. Da parte della Lega l’unica preoccupazione era quello di ricevere il fax nel quale dichiaravamo di non giocare e quindi era solo per scaricarsi dalle proprie responsabilità”.
La Redazione
A.S.
Fonte: Sky Sport 1
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