La prestazione arbitrale dell’internazionale Damato di Barletta è stata approssimativa e supponente. La gara inizia con un discreto ritmo di gioco e, al 2′ Campagnaro penultimo difensore, in posizione centrale e a ridosso dell’area di rigore superato da una giocata aerea ferma Calaiò. L’arbitro vede, fischia il fallo e ammonisce il partenopeo. Decisione giusta, in quanto Calaiò non avendo il controllo del pallone tale azione non può considerarsi una evidente opportunità di segnare una rete e quindi da espulsione.
Al 6’Vergassola fuori area colpisce il pallone con la mano, Damato fischia ma non ammonisce il senese. Al 16′ Del Grosso superato ferma da tergo Campagnaro che cade. L’arbitro fischia e richiama debolmente il colpevole. Scelta sbagliata in quanto l’arbitro non comprende l’importanza tattica del fallo di Del Grosso il quale fuori posizione ferma una ripartenza dei partenopei. Ciò denota poca concentrazione e approssimazione. Al 25′ Vitiello nella propria area sul colpo di testa di Campagnaro gioca il pallone con il braccio piegato che ruota con il corpo in modo naturale. Damato lascia correttamente proseguire. Al 27′ ok il giallo a Vitiello per fallo su Dossena. Nel secondo tempo squadre più offensive.
Aumentano l’intensità di gioco, la carica agonistica e le verticalizzazioni. L’arbitro non cambia approccio, rimane distaccato all’evento mostrando anche una buona dose di supponenza. Al 14′ Pesoli in ritardo entra duro su Lavezzi che cade. Giusto il giallo. Al 32′ D’Agostino nella propria area di rigore superato da Lavezzi lo atterra. Giusta la concessione del calcio di rigore ma manca l’ammonizione al senese per il fallo commesso in quanto importante azione di gioco. Dopo la concessione del rigore D’Agostino con ironia protesta pure, ma l’arbitro incomprensibilmente soprassiede. Ecco, anche in questa circostanza si evince approssimazione nella gestione dell’evento.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
