Il lungo articolo del portale uruguagio Ovacion Digital dà spazio alle dichiarazioni del tecnico della Celeste Oscar Tabarez, dopo il non molto esaltantepareggio interno contro l’Ecuador insieme alle voci di altri protagonisti, tra cui l’ex azzurro Walter Gargano. Ecco l’analisi del Seleccionador in traduzione per IamNaples.it:
Un Oscar Tabarez sereno e misurato ha ammesso che la Celeste sta attraversando un brutto momento, perdendo il vantaggio accumulato nell’eliminatoria, rivelando, però, nel contempo, una visione ottimistica per il futuro.
Per quanto concerne il rendimento della Seleccion nella settimo e ottavo round delle eliminatorie, il tecnico ha sottolineato: “La valitazione non è altro che la realtà”. Tabarez non ha voluto parlare di una presunta stanchezza dei calciatori. “La partita è finita da poco e non posso sapere se esistono problemi fisici. Non ci sono studi scientifici che lo permettono né tempo per farli. Per quello che ho osservato nelle ultime due partite posso dire che è il riflesso di come oggi si presenta la squadra. Non stiamo bene, oltre al fatto che comunque quello che abbiamo fatto non è tutto da buttar via. Ci sono stati segnali di ripresa negli ultimi quindici minuti disputati a Barranquilla con la Colombia: impegno, amor proprio, in una partita ormai compromessa. Negli ultimi 15 minuti del primo tempo e buona parte del secondo abbiamo recuperato in buona misura l’intensità a cui è abituata questa squadra nello scendere in campo.”
Sul basso rendimento dell’Uruguay il Maestro ha parlato di vari fattori: “Ci sono molteplici cause, le conosciamo, ma non riveleremo tutte quelle che conosciamo, fa parte del segreto professionale.”
Circa le varianti apportate all’undici iniziale il tecnico ha dichiarato senza ulteriormente approfondire: “Sono state decisioni tattiche”.
Il panorama è cambiato per la Seleccion: “I risultati hanno determinato la perdita del vantaggio che avevamo accumulato in queste eliminatorie giocando bene. Non dobbiamo dimenticarci tutto quello che abbiamo fatto fino al confronto con Colombia e Ecuador.”
C’è spazio anche per l’autocritica, però: “Stiamo attraversando un brutto momento e vedremo di invertire la rotta nell’arco di un mese. E ci sono squadre che nelle gare precedenti si presentavano molto male, eppure hanno reagito ottenendo risultati molto positivi. Modestamente ritengo che possiamo aspirare a fare la stessa cosa per gli incontri che seguiranno. Dobbiamo pensare a questo. Non vedo fantasmi o faccio vaticini distruttivi. L’interpretazione che vale è quella che faccio io e accetto tutte quelle che poi si realizzano sulla situazione della squadra e del futuro. Stiamo soffrendo come abbiamo sofferto nelle eliminatorie precedenti. È un gruppo molto unito, va d’accordo e poi pensate che i calciatori sono i primi a essere preoccupati; non era certo quello che speravamo, logicamente. Per contro la formazione ecuadoriana ha fatto un buon possesso palla dall’inizio della partita, favorito dalla nostra mancanza di intensità.” – ha sottolineato Tabarez. “Poi si è ben difesa mostrando molto il suo spirito di squadra, sempre in agguato. Ha giocatori bravi a gestire il gioco. Inoltre è qualcosa di meritorio aver ottenuto un punto al Centenario dove non ha mai vinto. Ci sono state chiare occasioni da ambo le parti e due grandi parate, da parte dei due portieri, e questo spiega il risultato.
Gargano: “Abbiamo tentato di tutto, senza fortuna però “
“Siamo riusciti a guadagnare un punto, perché abbiamo iniziato perdendo. Ce ne andiamo con grande amarezza, perché le abbiamo tentate tutte, ma senza fortuna. Abbiamo tutte le carte in regola per una svolta positiva. Abbiamo fatto di tutto, ma il portiere avversario ha fatto una super parata in un momento chiave.
Ramírez: “Le Eliminatorie sono sempre state difícili”
“Un punto su sei è un po’ poco ma salviamo i lati positivi. La squadra ha mostrato carattere e ha creato occasioni nel secondo tempo. Le Eliminatorie sono sempre state difficili per l’Uruguay e anche stavolta è così. Non è che adesso viene il difficile, è sempre stato difficile! Ma ci sono ancora molte partite da giocare.
A. . González: “Difficile il duello ravvicinato con Valencia”
“Nel secondo tempo abbiamo dato il tutto per tutto perché con il vantaggio che si erano procurati sapevamo che sarebbero arretrati. Però con l’affanno che avevamo non potevamo certo perdere la concentrazione per via dei giocatori importanti che hanno. Mi è toccato un duello ravvicinato con Valencia, molto difficile e con la torsione di una gamba.
Lugano: “Non lo speravamo. Adesso lotteremo, come sempre “
Mentre molti dei suoi compagni sono usciti da altri lati per evitare di parlare con i giornalisti, il capitano della Celeste ci ha messo la faccia, come fa sempre, nella buona e nella cattiva sorte. “Sto male. Abbiamo pareggiato, totalizzando un solo punticino su sei disponibili. Adesso per essere tranquilli in classifica ce la andremo a giocare. Certo non speravamo in questo. Sapevamo che sarebbe stata tosta ma, tenendo conto di come abbiamo cominciato non credevamo che le cose sarebbero state tanto negative. Adesso di nuovo a giocarcela, a combattere come facciamo sempre. Abbiamo cominciato in svantaggio, ancora una volta in salita. Due punti persi in casa, non abbiamo potuto giocare bene. Abbiamo dato tutto, ma non ci siamo riusciti e per giunta adesso arrivano le due partite più difficili.
Fonte: Ovaciondigital.com.uy
La Redazione
Traduzione e adattamento a cura di Maria Villani
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