Mano pesante della Commissione disciplinare e di controllo dell’Uefa sul Napoli per la condotta inappropriata dei suoi tifosi (fumogeni e scavalcamento settori), l’insufficiente organizzazione dello stadio ed il mancato rispetto delle direttive per la sicurezza negli stadi (occupazione scale e vie di fuga) in occasione della gara di Europa League disputata contro gli svedesi dell’Aik Solna lo scorso 20 settembre. L’organismo di controllo dell’Uefa ha inflitto una multa di 150mila euro alla società azzurra e ha vietato la vendita dei biglietti per 12 settori dello stadio San Paolo per la partita in programma il prossimo 8 novembre contro il Dnipro, se non saranno eseguiti gli interventi di adeguamento allo stadio così come ordinato dall’Uefa, che aveva in più occasioni intimato di effettuare alcuni lavori urgenti ed indifferibili per eliminare ogni tipo di pericolo derivante dall’eventuale distacco degli intonaci dello stadio.
Al momento l’Uefa ha inibito la vendita dei biglietti per la gara con il Dnipro per l’intero settore disabili e ospiti, nonché per una parte delle Curve (A e B lato superiore) e dei Distinti. La Commissione disciplinare e di controllo dell’Uefa ha stabilito inoltre che, in caso di mancata realizzazione di interventi «soddisfacenti o parzialmente soddisfacenti» entro la data del prossimo 6 novembre, può vietare che si disputino partite di competizioni Uefa allo Stadio San Paolo. Il Napoli, per evitare la sanzione, deve fornire all’Uefa una relazione tecnica giurata da parte di un’impresa che confermi, anche con il supporto di documentazioni fotografiche, l’effettiva esecuzione degli interventi e la conformità dei settori agli standard di sicurezza per gli spettatori. Consegnando la relazione, il divieto potrebbe essere sospeso per un periodo di prova di 5 anni. Intanto il Comune, al quale competono i lavori essendo gli stessi di straordinaria manutenzione, di concerto con la società azzurra, ha già stabilito un programma di esecuzione dei lavori. «Non ci sono preoccupazioni circa la rapida attuazione dei lavori», ha dichiarato l’assessore allo Sport Pina Tommasielli. Il Napoli ha tre giorni di tempo per ricorrere alla decisione della Commissione Uefa. Il 2 luglio l’ente calcistico aveva avvisato sull’urgenza di questi lavori: disponibile il club, che dal Comune (proprietario dello stadio) non aveva ricevuto risposte.
Fonte: Il Mattino
L a Redazione
M.V.
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