Rafa Benitez, tecnico del Napoli, ha parlato ai colleghi inglesi di “The Independent”. Ecco quanto tradotto dalla redazione di IamNaples: (clicca qui per leggere l’articolo in lingua originale)
“In Italia tutti parlano di numeri e sistemi di gioco più che da qualsiasi altra parte. Diciamo che sono amanti dei numeri.Penso che per un allenatore più che al discorso sistema di gioco, debba impegnari per far capire ai suoi ragazzi come aggirare in maniera sempre alternativa la squadra avversaria. Abbiamo giocato cinque gare, affrontando diversi moduli che vanno dal 3-5-1-1 fino al 4-1-4-1. Un esempio pratico su come i numeri contino poco rispetto alla mentalità ed allo studio che fai della partita, lo si è avuto nella gara contro il Sassuolo. Loro venivano da uno 0-7, e contro di noi non solo hanno cambiato modulo, ma anche atteggiamento in campo. Ho dovuto inserire forze fresche perchè siamo in un periodo intenso di gare, ma non siamo riusciti a fare il secondo gol nonostante il grande possesso palla. Sia chiaro non voglio criticare chi pensa solo ai numeri nel calcio e non alle scelte che un allenatore deve adottare prima,durante e dopo una gara, ma dico che sposare una filosofia di gioco a prescindere dall’avversario è difficile. Anch’io guardo le statistiche, iniziai tempo fa con il mio vecchio Commodore 64 ad elaborare dati ora uso sistemi più sofisticati, ma l’importanza di un tecnico sta nel saper andare ben oltre i numeri e sapere adattarsi alla situazione reale. A Napoli ho iniziato bene, abbiamo tenuto l’imbattibilità in casa e fuori considerando che abbiamo vinto con il Borussia Dortmund. Tuttavia c’è ancora tanto lavoro da fare. Non è semplice far capire ai calciatori il cambio modulo, nel mio caso si è passato da un 3-5-1-1 ad un 4-2-3-1 o 4-3-3. Purtroppo le due gare a settimana non ci permettono di soffermarci troppo sulle differenze, devo fare affidamento sulle qualità tecniche dei ragazzi. E’ normale che se sei forte e disciplinato in campo, ti adatti più velocemente al cambio di schema. La vittoria col Borussia ha dato grande fiducia al gruppo sotto l’aspetto mentale e tattico. Cerco di trasmettere le idee del calcio inglese dove si deve correre tanto, pressare e ripartire veloce senza però trascurare il possesso della palla. Nella mia manovra non c’è solo Higuain, non dimentichiamoci di Insigne: lui ha delle qualità incredibili, deve solo imparare meglio a gestirsi in campo poi per il resto non ha nulla in meno di giocatori già affermati o della sua età. Non è un caso che tutti parlino di lui e non solo in Italia o a Napoli”.
CRESCITA COL BEL GIOCO – “La vittoria col Milan è stata importante perchè ha rotto un tabù che durava da troppo tempo. Noi siamo una squadra che valorizzerà giovani e punterà molto sul bel gioco, anche se in Italia c’è una filosofia diversa dove si guarda solo al risultato e meno alle novità tattiche. La bravura di un allenatore è quella di saper valorizzare il materiale a disposizione facendo sentire tutti importanti. Personalmente la mia squadra non è ancora al massimo, il processo di cambiamento tattico e di mentalità sta procedendo bene ma necessita comunque di altro tempo”
SFIDA ALL’ARSENAL – “Mi attendo una gara spettacolare, loro sono una squadra molto forte ed allenata da un grande allenatore come Wenger. Non dobbiamo utilizzare solo questo 4-2-3-1 altrimenti rischiamo di diventare prevedibili. Con i Gunners abbiamo pareggiato nell’Emirates Cup, ma eravamo in piena preparazione sia noi che loro. La vittoria col Borussia non ci deve illudere, a Londra sarà un’altra battaglia. Giocare su quei campi la Champions è sempre specialem, poi con loro ho una tradizione favorevole fin dai tempi che ero a Liverpool”.
SEGRETO REINA – “Il merito del rigore parato è suo e di Xavi Valero. Pepe è uno meticoloso che guarda tutti i filmati con Xavi Valero di ogni rigorista che deve affrontare. Già sapeva ad esempio che Balotelli nel momento che interrompeva la corsa era lì che piazzava la palla, così Reina e Xavi hanno potuto fare questo miracolo contro il rossonero”
Fonte: The independent
La Redazione
L.D.M.
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