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Dalla Svizzera, Dzemaili: “Con Benitez voglio ripartire da quel che ho fatto la scorsa stagione”

Il centrocampista azzurro parla delle polemiche che lo hanno visto coinvolto a proposito della nazionale e della voglia di partire con il piede giusto con il nuovo allenatore Rafa Benitez in un’ intervista rilasciata al portale elvetico Tagesanzeiger.com qui tradotta da IamNaples.it:

Il telecronista della gara contro Cipro ha riferito di una tua intenzione di lasciare la nazionale perché arrabbiato per non essere stato incluso nell’undici iniziale
Totalmente falso! Ottmar Hitzfeld mi ha comunicato la sua decisione venerdì mattina. Naturalmente ero deluso, ma questo non vuol dire che me ne vado dalla nazionale. Mi secca poi che presunte dichiarazioni siano proposte come verità come è successo sabato alla televisione svizzera e poi anche da “20 Minuten”, senza verificarne il contenuto. Mi secca anche che quando gioca la nazionale le cose poco interessanti, presunte, diventino più importanti delle cose rilevanti che riguardano lo sport. Ci sono operatori dell’informazione che cercano solo il lato negativo.

Cioè?
Quando sono arrivato in Nazionale venerdì per Blick“ le due Ferrari erano palesemente più importanti dell’anno che Valon Behrami e io abbiamo trascorso con il Napoli, con il quale siamo arrivati secondi in classifica in serie A. Più importanti dei nove gol che ho realizzato e che a parer mio per un centrocampista hanno un valore straordinario. Tutto questo non interessa. 

Blerim, che polemiche…
Con la nazionale la polemica prevale sullo sport. Questa ricerca degli aspetti megativi non me la sento proprio di condividerla.

Eppure tu stesso, prima della gara contro Cipro hai dichiarato  proposito della scelta di farti stare in panchina: “Se non ora quando allora?” 
Sì, pensavo che la gara giungesse al momento opportuno per me e che io potessi giocare, proprio in virtù delle ultime settimane con il Napoli in campionato ad ottimi livelli.

E come hai reagito quando hai saputo che non partivi titolare?
Lo avevo capito già martedì scorso all’allenamento che sarei partito dalla panchina. Ho comunicato al tecnico la mia delusione dopo la scelta definitiva di venerdì e lui è stato molto comprensivo, perché Hitzfeld è stato lui stesso giocatore. Intanto ho accettato a sua decisione e non mi sono abbattuto: non ha senso lasciarsi abbattere in casi come questi. 

Non sembra che tu goda della fiducia di Hitzfeld. Non ti senti un tappabuchi? Non hai pensato ad un ritiro nei giorni scorsi?
Assolutamente no. Per me conta solo la qualificazione ai Mondiali, tutto il resto non mi interessa. Credo anche di essere molto vicino alla squadra. Non devo far altro che giocare come ho fatto negli ultimi tempi con il Napoli. 

A Napoli per le tue prestazioni ti sei imposto negli ultimi tempi nella formazione titolare facendo scivolare Inler in panchina. Avresti tenuto in panca Inler anche sabato?
Fortunatamente  non sta a me decidere queste cose. A Napoli non sono stato tra i titolari per lungo tempo e ne ho parlato spesso con Mister Mazzarri: di come funziona la cosa, quali sono le riflessioni che fa a riguardo, di come lui ci rifletta a lungo e poi solo alla fine prenda la decisione definitiva, quella della quale è assolutamente convinto. Per quanto mi riguarda ho concluso una stagione bellissima. È stato importante aver concluso la stagione al vertice, da vincitore. Ho potuto dimostrare che mi sono guadagnato il posto da titolare.  

Allora sei stato d’accordo con la scelta di Hitzfeld di schierare Inler?
Abbiamo totalizzato 11 punti in 5 partite, tutto questo prima di Cipro; la squadra aveva svolto ottimamente il suo lavoro fino a quel momento. E comunque potevo capire le scelte di Hitzfeld ed ho reagito col silenzio. Ho avuto il coraggio di parlare quando prima del match contro Cipro abbiamo perso due o tre volte.

Adesso hai un vantaggio: contro l’Islanda, prossima gara per le qualificazioni al Mondiale, Inler è squalificato. Se non in quel match, quando dovresti giocare?
Preferisco non dire più nulla (ridacchia). E non mi aspetto nulla. Fino al prossimo appuntamento con la nazionale per me conta solo la mia squadra. per me è importante come inizierà la prossima stagione, quali sono i piani del nuovo allenatore Rafa Benitez. Voglio continuare a fare quello che ho fatto nella stagione appena conclusasi.

Fonte: Tagesanzeiger.com

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La Redazione

Traduzione e adattamento a cura di Maria Villani

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