La Grande Bellezza è ovunque: in quell’orizzonte che si spalanca e chiede d’essere divorato con gli occhi, nella storia d’una città da godere, nei capolavori d’arte che circondano Napoli e la cingono d’un fascino da cogliere, affinché resti dentro non solo il calcio ma l’essenza della cultura. «L’ho fatto con piacere ed ho compiuto ciò che ritengo un dovere». La Grande Bellezza s’è stagliata dinnanzi allo sguardo estasiato di Benitez in quel tour reale in più e più tappe, in quella presa di coscienza della propria realtà attraversata con la curiosità del turista ingolosito dal panorama e dai monumenti, in quei viaggi last minute nelle viscere di Napoli, vissuta assorbondone i profumi e però anche le emozioni, scoprendola e verificando l’empatia afferrata atterrando e ammirandola sino a restarne sedotto. «Perché questo patrimonio è straordinario e meriterebbe d’essere promosso, con una valorizzazione che miri al marketing».
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