La notizia è forte. Improvvisa. Le Parisien spiega che dopo l’entusiasmo dei primi anni, dopo i titoli, a Doha sarebbe arrivato scetticismo. I risultati in Champions League, quelli finanziari, non soddisfano i proprietari del Paris Saint-Germain. Tanto che, spiega il giornale, non viene escluso un disimpegno a medio termine o una diminuzione significativa dei finanziamenti del club. I problemi L’origine dei disagi è profonda. I qatarioti sono particolarmente sensibili alle critiche che affronta il club in Francia e le vivono come un’ingiustizia. Grazie a loro, il PSG è diventato uno dei club più potenti del mondo: star planetarie come Beckham, Ibrahimovic e Neymar hanno calcato i prati della Ligue 1 ma non si sentono gratificati dal mondo del calcio francese. Inoltre dopo ogni ko, cresce l’insoddisfazione, aumentano le critiche e viene offuscata così l’immagine del club. E dell’Emirato.
Spese folli – Come Nasser Al-Khelaifi, presidente del PSG, ricorda spesso, senza Neymar e Mbappé, Mediapro non avrebbe sborsato 1,15 miliardi di euro per i diritti di trasmissione del campionato tra il 2020 e il 2024. Un vantaggio che andrà a tutti club della Ligue 1, incluso il Lione, il cui presidente è uno dei più feroci critici del PSG. Il dubbio della proprietà del Qatar si nutre anche di considerazioni molto meno sentimentali. Viene evidenziato l’importo delle tasse prelevate ogni anno dallo stato francese. Dal suo arrivo nel 2011, il PSG ha pagato più di un miliardo di euro di tasse: il club della capitale francese paga da solo più tasse sui salari di tutte le squadre tedesche, italiane e spagnole della massima divisione messe insieme!
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