Una settimana fa aveva dato addirittura le percentuali sulle possibilità di trasferimento del celebre figlio Edinson, detto il Matador, al Real Madrid. «Al 50 per cento andrà a giocare in quella squadra. Ovviamente non dipende soltanto da lui, bisognerà verificare le intenzioni del presidente De Laurentiis e trattare con lui non è mai facile», aveva detto Luis Cavani, il papà del campione del Napoli. D’altra parte era stato sempre lui, alcuni mesi fa, a lanciare messaggi in questa direzione. «Tutti i calciatori sudamericani sognano di indossare un giorno la maglia del Real Madrid», spiegò. Un segnale chiaro.
Adesso don Luis, di cui si ricordano alcune foto con la maglia del Palermo e frequenti visite in Sicilia (nello scorso dicembre, invece, a Napoli è arrivata Berta, la mamma del Matador), se la prende con Oscar Washington Tabarez, il commissario tecnico dell’Uruguay che ha vinto la Coppa America nel 2011 ma che ora rischia di saltare l’appuntamento con i Mondiali in Brasile perché la sua squadra è in una precaria situazione di classifica. L’ex tecnico del Milan e del Cagliari, soprannominato “il Maestro” ormai senza troppa convinzione, non schiera in tutte le partite Cavani da titolare e questo deve aver indispettito papà Luis, che si è sfogato in una intervista a «Los voces del futbol».
Ha detto il padre del campione del Napoli: «È assurdo veder giocare Edi in questa squadra. Mi dà troppo fastidio, ci sono calciatori che non militano in Europa e sono di un livello molto basso e l’elenco dei convocati è lo stesso che utilizziamo da 4-5 anni». Cavani ha poi analizzato la situazione dei singoli giocatori della Celeste: «Non c’è un cambio generazionale, mi domando per quanto tempo ancora dovremo giocare con Scotti o Lugano. Oppure con un Aguirregaray che a volte ti fanno chiedere come faccia a giocare nel Peñarol».
Don Luis ha mosso poi l’affondo a Tabarez: «Non si possono schierare quattro “volanti” di cui uno solo in marcatura e gli altri messi a correre avanti e dietro senza criterio. Vengono buttati palloni in avanti per gli attaccanti che si ritrovano contro difese schierate».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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