La Juve c’è arrivata con investimenti massicci, il Napoli con una giudiziosa quanto virtuosa programmazione. E’ tutta qui, la sintesi della sfida che ha il sapore di una replica: il 20 maggio s’incontrarono per la Coppa Italia, dopodomani per la Supercoppa. E’ il trionfo della politica di De Laurentiis che otto anni fa ebbe il coraggio di presentarsi in Tribunale e staccare un assegno di circa trenta milioni di euro per rilevare a malapena un simbolo, un marchio, uno stemma. Otto anni ma il Napoli sembra già un «ometto» che ragiona da adulto, si muove in piena autonomia e fa parlare di sè in tutto il mondo, Cina compresa. Resta la squadra che fu di Maradona ma oggi il Napoli di De Laurentiis è anche il club che in otto anni ha saputo compiere un miracolo calcistico. Dall’inferno della C1, al paradiso della Champions League; dai campi infuocati di periferia fino al «nido d’uccello», E’ un Napoli che gonfia il petto ed accetta il guanto di sfida dei campioni d’Italia. Pronti per il secondo faccia a faccia. In otto anni, il Napoli è cresciuto dopo giorno ed oggi nulla più lo spaventa.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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