Come le ultime sberle di libeccio in città, il week-end ha spazzato via due casi. La cruda sconfitta di Bergamo aveva aperto una crisi invisibile ma lacerante nei rapporti interni. Benitez si era sentito sotto processo. Non gli sfugge un titolo, una parola, una critica: è informato su giornali, tv, web. Non aveva detto nulla, limitandosi ad una battuta sul Qatar («Dieci milioni netti per avermi? La valigia è pronta») e ad una riflessione (The Independent) sulla necessità di trattative rapide al mercato. Tanta eleganza avvolge qualche delusione: dal mercato di gennaio si aspettava di più, e prima. Ma gli manca molto, dicono i suoi amici italiani, un centro sportivo. Non se ne parla più. Non a caso s’informa spesso anche sulle annose trattative per il San Paolo, non immagina una potenza del calcio senza uno stadio tutto suo. Come i grandi comandanti rotti a tutte le buriane se l’è cavata da solo: ha ricostruito il Napoli nel gioco e nel morale, come dimostrano la decorosa sconfitta di Roma e la travolgente vittoria sul Milan. Ma dopo Bergamo, con il Napoli che sembrava essersi liquefatto, un altro personaggio era turbato.Niente ha detto Higuain, ma il suo nome tornava tra le voci del mercato che già si muove per i grandi club. In Inghilterra, Arsenal e Chelsea, farebbero follie per il raffinato bomber. Aldilà del festoso tweet lanciato sabato sera dopo un lungo silenzio, è opportuno che De Laurentiis anticipi stavolta le trame di mercato. Sabato Skrtel ha spinto con due gol il Liverpool a battere l’Arsenal (5-1). È solo uno dei giocatori che Benitez rincorre da mesi. Rafforzare la squadra: non c’è altro modo per elevare il Napoli ad alte quote e rasserenare chi, come Higuain, è venuto a Napoli solo per vincere. Se il progetto è questo, giusto cominciare subito, lasciando che in serenità la squadra affronti il rovente ciclo di febbraio: mercoledì primo verdetto, Napoli o Roma, in gioco la finale di Coppa Italia. Nei giorni 20 e 27 altra doppia sfida: Swansea, per l’accesso agli ottavi di Europa League. Il campionato tifa Napoli: gli offre partite comode, Sassuolo e Genoa, giorni 16 e 24 febbraio. Questo rafforza il patto segreto tra Benitez e la squadra: vincere almeno una delle due coppe. Ma i risultati di ieri riaprono la corsa anche per il secondo posto: il Napoli ha solo 4 punti meno della Roma, ed è in sicuro rilancio. Il centrocampo e Totti visti ieri non rallegrano invece Garcia. Convince al contrario Bastos, affare sfumato al troppo attendista Napoli. Tra le quinte, c’è intanto una novità. La fiducia che Bigon lentamente si conquista: per una volta, battendo i pugni, ha imposto Jorginho, buon acquisto. La freschezza atletica mostrata sabato, ma già intravista a Roma, diffonde un sospetto sulla discontinuità. Il Napoli sottovaluta le gare di scarso fascino, ma si eccita per le partite-evento. Quando i giocatori sanno di essere in vetrina. Pensano forse alle quotazioni personali? Allenamento e stili di vita migliori consentono gli improvvisi recuperi: se la tesi è corretta, c’è un febbraio tutto da vivere.
Fonte: La Repubblica
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