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Dai Blues al Siena, sette giorni decisivi

Sei vittorie consecutive accompagnano il Napoli verso la settimana chiave della stagione. Mercoledì l’appuntamento con la storia a Stamford Bridge perché è in gioco la qualificazione ai quarti di finale di Champions League, traguardo mai raggiunto dalla squadra, neanche quando il grande azzurro d’Argentina era Maradona e non Lavezzi, il suo erede. Il 21 febbraio la doppietta del Pocho e il gol di Cavani hanno messo il sigillo a un risultato, il 3-1, che pone il Napoli in una posizione di vantaggio, anche se la sofferenza del Milan sul campo dell’Arsenal e la qualità dei Blues anticipano una notte ad alta tensione. Da Londra a Udine, domenica appuntamento allo stadio Friuli, dove è in gioco l’avvicinamento al terzo posto che garantirebbe la partecipazione al preliminare della Champions League 2012-2013. E poi, mercoledì 21, la seconda semifinale di coppa Italia contro il Siena al San Paolo. All’andata il Napoli era molliccio e svagato, regalò 70’ alle riserve bianconere, finché nell’ultimo assalto non vi fu l’autogol che tiene apertissimo il discorso per la finale all’Olimpico, una porta spalancata sull’Europa, visto che di fronte ci sarà Juve o Milan: entrambe, a meno di clamorosi imprevisti, si qualificheranno per la Champions, quindi l’altra finalista si assicurerà il posto in Europa League.
Mazzarri sa quanto il Napoli si gioca nei prossimi giorni, a cominciare dall’appuntamento a Londra, quello che il tecnico vivrà da una poltrona dello stadio o dell’albergo perché è squalificato e in panchina andrà il vice Frustalupi, che non ha sbagliato una partita quando è stato capo-allenatore per le squalifiche di Walter. Il tecnico non ha mai avuto dubbi sulla qualità e sulla forza morale della sua squadra, anche perché i cedimenti in 28 mesi di gestione sono stati ridotti e tutti tenuti sotto controllo. De Laurentiis elogia il lavoro che Mazzarri ha fatto e fa per la valorizzazione dei giocatori. Andrebbe sottolineato anche l’aspetto della gestione: c’è una coesione all’interno della squadra difficilmente riscontrabile altrove e il merito va ascritto a calciatori seri e a un allenatore che sa intervenire con equilibrio. Ne servirà tanto, in queste ore, per prepararsi alla sfida contro il Chelsea che sembra essersi risvegliato dopo l’arrivo di Di Matteo in panchina, anche se i primi avversari affrontati dall’ex laziale sono stati di modesta caratura: il Napoli, questo Napoli, è di un’altra dimensione.
La grande avventura in Champions è cominciata proprio in Inghilterra il 14 settembre: a Manchester sembravano invincibili i colossi del City, il Napoli fece tremare la squadra di Mancini. Cinque mesi dopo arriva la sfida a Londra. Da quella parte Drogba, Mata, gli eterni Lampard e Terry. Da questa il tridente che piace a tutta Europa e una difesa che dovrà essere più che mai salda per respingere l’assalto dei Blues.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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