“…De Laurentiis è sparito dalla circolazione nelle settimane più infuocate della lotta scudetto, così come il figlio Edoardo, vicepresidente della società. Qualcosa di più importante ha catturato la loro attenzione? Chissà. Ma il cinepanettone che i tifosi azzurri stanno per visionare è lo stesso da anni. E’ quello già trangugiato con Mazzarri prima e Benitez poi. L’allenatore di turno, in questo caso Sarri, inizia a mandare ‘pizzini’ all’ambiente, rilascia interviste sibilline, rifila commenti amari, riferimenti a fatturati e “progetti” solo per potersi gradualmente sganciare da una società – il Napoli – con evidenti limiti economici. Il “tetto di cristallo” che tarpa i sogni di vittoria sotto o’ Vesuvio si chiama bilancio. De Laurentiis non puo’ – e in parte non vuole – sostenere investimenti tali da spingere la squadra nell’Olimpo dei top club. Chi allena gli azzurri se ne accorge all’ultimo miglio: quando servirebbe uno “sforzo” dalla società, si resta a bocca asciutta. E allora – come direbbe chef Cannavacciuolo – “addios!”. Oltre al tecnico di Figline Valdarno, mostra segni di cedimento anche Cristiano Giuntoli. Il direttore sportivo, che ha un contratto per un altro anno, sarebbe stufo della ingombrante presenza dell’amministratore delegato della società, Andrea Chiavelli, unico componente del Cda del Napoli che non fa parte della famiglia De Laurentiis, uomo dei contratti e vero alter ego del presidente. Giuntoli, che il Milan vorrebbe sin da subito per sostituire un traballante Mirabelli, è legato a filo doppio a Maurizio Sarri. In questi tre anni ha taciuto (obbligato per contratto) e lavorato, ma troppe volte il suo impegno, sarebbe stato vanificato dai “no” di Chiavelli e del presidente. Ultimo esempio, clamoroso: Simone Verdi. Il talentuoso esterno del Bologna, che il Napoli ha trattato a gennaio, nel corso del mercato di riparazione, avrebbe aiutato gli azzurri in maniera forse decisiva, consentendo a Sarri di avere una alternativa di qualità a Josè Callejon, arrivato a fine stagione senza più benzina. Verdi, ora nel mirino dell’Inter, non sarebbe approdato a Napoli a gennaio perché De Laurentiis e Chiavelli avrebbero rifiutato di pagare la parcella del procuratore, circa 400mila euro…”. Questo è uno stralcio del pezzo pubblicato da Carlo Tarallo per Dagospia.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro