Niente inno, niente lustrini, pochi spettatori e ancora meno premi. È la realtà dell’Europa League che, soprattutto nella fase dei gironi preliminari, è davvero figlia di un dio minore. Il Napoli debutta domani sera contro gli svedesi dell’Aik Solna (che altro non è che un quartiere di Stoccolma) ma c’è il campionato alle porte e bisogna tenere conto anche dell’impegno di domenica a Catania.
Contro gli svedesi al San Paolo (si gioca con inizio alle ore 19) mancheranno quasi tutti quelli che hanno giocato e battuto il Parma: da Cavani a Pandev, da Cannavaro a De Sanctis e così via. È il Napoli bis quello che Mazzarri ha deciso di schierare in una gara dal turnover massiccio dove, senza snobismo, gli azzurri proveranno a conquistare i primi tre punti europei della stagione. Il Napoli, peraltro, è imbattuto da 14 partite casalinghe in Europa (dieci vittorie e quattro pareggi), una serie che ha avuto inizio dopo la sconfitta per 1-0 nel terzo turno di Coppa Uefa contro l’Eintracht Francoforte il 7 dicembre 1994. In pratica sono passati quasi 18 anni dall’ultimo ko interno.
Il Napoli delle seconde linee si affida a Vargas e Mesto, a Dossena e a Lorenzo Insigne, anche se si fa molta fatica a considerare il baby-prodigio di Frattamaggiore come una riserva. Il 21enne ieri ha festeggiato il suo primo gol in carriera in serie A portando dolci e torte a Castelvolturno, dove gli azzurri hanno ripreso la preparazione. Anche se Mazzarri non lo ammetterà neppure sotto tortura, questa Europa League non è proprio il massimo della gioia, anche perché si gioca di giovedì: nell’allenamento pomeridiano di ieri il tecnico di San Vincenzo ha tenuto a rapporto i suoi spiegando le insidie del match europeo di domani sera contro un avversario che non è affatto squadra da prendere sotto gamba, soprattutto perché in condizioni fisiche assai migliori visto che il campionato di Svezia è alla sua 22esima giornata. Il nostro, appena alla terza.
Ma non è una gara ad handicap, nonostante le insidie: perché anche Andreas Alm, il tecnico degli scandinavi, non schiererà la formazione migliore. L’Aik, infatti, è in piena bagarre per il titolo svedese che non vince dal 2009 e domenica pomeriggio giocherà a Norrkoping. Le scelte di Mazzarri sono legate al fatto che da qui al 7 ottobre il suo Napoli andrà in campo praticamente ogni tre giorni. Le sue scelte per domani sono evidenti e sono dettate dal tour de force. Rosati prenderà il posto di De Sanctis tra i pali; in difesa spazio a Fernandez e Gamberini con l’unico dubbio tra Uvini e Campagnaro con Aronica che è però è in via di rapido miglioramento. Le scelte di centrocampo sono praticamente fatte: Mesto, Behrami, Donadel, El Kaddouri e Dossena comporranno la linea a cinque. Non è escluso l’inserimento di Hamsik, anche se Marek non tira il fiato da fine agosto, impegni della Slovacchia compresi. In attacco ecco l’idolo di casa, Lorenzo Insigne al fianco dell’oggetto misterioso Eduardo Vargas. Due antidivi, sia pure per ragioni differenti. L’Europa League è una grande occasione per Turboman, il cileno che ogni volta che mette piede sul campo del San Paolo sembra brancolare nel buio.
Insomma, Mazzarri lascia intendere che nessuno farà gli straordinari in Europa League a meno che non ce ne sia bisogno: in panchina i tre tenori pronti all’uso in caso di necessità. C’è Cavani tra i disponibili, anche se il Matador sembra il più provato dagli spostamenti della settimana passata.
Dunque sarà turnover, senza correre il rischio che i 90 minuti di domani sera contro l’Aik si facciano sentire domenica a Catania. Il Napoli va all’assalto di quel trofeo da 15 chili a forma ottagonale che ha vinto nel 1989, quando si chiamava ancora Coppa Uefa e che una formazione italiana non vince dal 1999.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
