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Napoli-Udinese, storia di un asse di mercato: da Carnevale a Quagliarella, quanti affari tra i due club

Sono 25 i giocatori che si sono scambiati la maglia azzurra e quella bianconera

Sono 25, in pratica la rosa di una squadra. Tanti sono i giocatori che Udinese e Napoli si sono “palleggiati” durante il mercato nella loro storia. Se ci limitiamo alla gestione De Laurentiis-Pozzo sono otto mica pochi considerando che il presidente Partenopeo è in plancia di comando da una decina d’anni. Nell’era moderna la serie è stata aperta nella stagione ’78-’79 dall’attaccante Claudio Pellegrini. Prima di allora ci fu un difensore centrale Antonio Bacchetti che lasciò Udine per andare a giocare all’ombra del Vesuvio. La scelta di Pellegrini, bomber dell’Udinese di Giacomini che dalla serie C salì in B, fece molto discutere. Meglio essere una stella a Udine in B o un comprimario al Napoli? Quasi vent’anni dopo fu proiettato lo stesso film con protagonista Fabio Rossitto. Fabio lasciò una squadra che avrebbe giocato in Europa per andare a giocare in un Napoli da rifondare. I risultati gli diedero torto. L’aspetto economico, magari no. Fu un affare in tutti i sensi per Andrea Carnevale fare l’autostrada da Udine a Napoli. L’attuale responsabile dello scouting bianconero vinse due scudetti. Era il 1986. Per vedere un altro grande attaccante compiere lo stesso percorso, ma con fortune diverse, si dovette aspettare il 2009. Fabio Quagliarella da Castellamare di Stabia non sarà profeta in patria. Pozzo, però, fece festa con 18 milioni incassati. Stessa cifra De Laurentiis sborsò due anni dopo per arrivare e Gokhan Inler. Recentissimi gli affari Armero e Allan. Il colombiano fu ceduto in prestito, poi non è stato riscattato. Un episodio più unico che raro. Il colombiano poi ha vissuto le esperienze a Milan e Flamengo prima di rientrare alla base. Il percorso inverso lo fece nell’era moderna Attilio Tesser nel 1980. Meno fortunate in Friuli sono state le esperienze di Daniel Bertoni e Luigi Caffarelli. Alla fine degli anni ’80 arrivarono sotto l’arco dei Rizzi due portieri campioni d’Italia: Claudio Garella e Giuliano Giuliani che aveva preso il posto di “Garellik” anche a Verona e Napoli. Pozzo pagò un paio di milioni Jankulovski che, valorizzato da Spalletti, fu rivenduto a 10 milioni al Milan. Un affare l’acquisto di Domizzi per anni perno difensivo dell’Udinese europea. Denis ha trovato troppa concorrenza in Friuli, Zapata è stato finora penalizzato dall’infortunio, domenica sarà un osservato speciale

Fonte: Messaggero Veneto

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