Per ora San Gennaro batte Castelmonte 1-0. E con un gol decisamente in fuori gioco. Perché segnato con Di Natale a terra. A essere scaramantici verrebbe da pensare che sotto il Vesuvio le hanno provate proprio tutte fino quasi a riuscirci a far fuori il Capitano. bel modo di essere sportivi. Tutto è cominciato lunedì con la richiesta assurda di voler Di Natale squalificato. Poi l’indignazione perché il ‘friulano’ Tosel non ha emesso la sperata sentenza, quindi addirittura un avvocato che reclama l’ingiustizia subita. Siamo quasi al patetico.
Eppure merita di essere letta questa lettera di questo principe del foro Misirocchi: “Innanzitutto, si deve preliminarmente chiarire che non è un’anomalia la squalifica per un calciatore che sferra un colpo violento nei confronti di un proprio compagno di squadra. L’anomali è, probabilmente, il contrario. Infatti già dal primo articolo dello Statuto FIGC, oltre che in diversi articoli del CdGS, si puntualizza che i tesserati devono avere comportamenti consoni all’attività sportiva, quindi devono evitare atti violenti, offensivi e ingiuriosi, non solo nei confronti degli avversari o dell’arbitro, ma anche verso i propri compagni di squadra. Non esiste nessuna norma che dichiari il contrario. Quindi in linea di principio se un calciatore si rende protagonista di un gesto antisportivo, offensivo o violento va squalificato, a prescindere dal fatto che sia rivolto ad un compagno o ad un avversario”. Poi si entra nello specifico nel fatto che ha visto coinvolto Antonio Di Natale: “Io non conosco le carte a disposizione del Giudice Sportivo Tosel, ma si devono fare delle considerazioni sulla questione. Io ho squalificato il giocatore per 4 giornate dopo aver letto il referto dell’arbitro che in campo aveva già espulso l’atleta reo del comportamento violento. Quindi sulla base del referto arbitrale e seguendo le norme del CdGS ho dato quella squalifica. Per quanto riguarda Di Natale bisognerebbe, innanzitutto, capire se l’arbitro abbia visto la scena. Se così fosse, nel caso in cui abbia definito l’accaduto non talmente violento da essere preso in considerazione per un’eventuale squalifica e l’abbia indicato semplicemente come un diverbio e una discussione non violenta, la squalifica può non essere irrogata. Se invece nel referto non è stato indicato l’accaduto, solo in quel caso si potrebbe fare ricorso alla prova TV. Ma questo è uno strumento che può essere, preliminarmente, richiesto dalla Procura Federale che consegna al Giudice Sportivo materiale video su cui giudicare. Se la Procura non prende in considerazione l’eventualità della prova TV è perché, probabilmente, non considera così violento l’accaduto”.
In conclusione: “Guardando il filmato della scena si potrebbe dire che per Di Natale c’erano gli estremi per una squalifica. Alcune varianti, come il referto dell’arbitro o la non eccessiva violenza del comportamento, hanno fatto si che nè il direttore di gara, né il procuratore federale e nemmeno il Giudice Sportivo abbiano preso in considerazione una eventuale squalifica per il capitano bianconero”.
Non occorre aggiungere altro se non che Di Natale rischia di saltare la gara a causa della caviglia che già l’ha martoriato contro la Roma. Come se qualcuno gli avesse tirato una macumba. Non esistono queste cose ma la notizia è certa: Toto’ Di Natale domani domani sara’ sottoposto, a Barcellona, ad un consulto alla caviglia destra da parte del dottor Roman Cugat. La decisione e’ stata presa dallo staff medico considerato che le condizioni del capitano bianconero non sono migliorate in questi giorni, anche se il giocatore e’ sempre rimasto a riposo, oltre a sottoporsi a terapie. In sostanza l’utilizzo di Di Natale contro il Napoli sara’ deciso proprio dallo specialista di Barcellona.
Insomma oggi si decide e a sentire quel che si dice nella sede di Piazza Argentina non c’è molto ottimismo. Anche perché un Di Natale senza allenamenti sulle gambe non sarà di certo al top.
Aggiungiamoci l’assenza di Sanchez (anche se Guidolin spera in un miracolo, termine oramai obsoleto a vedere quanto successo), e capiremo che la trasferta di Napoli nasce in salita.
Fonte: Udineseblog
La Redazione
A.F.
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