Quel terreno lo conoscono alla perfezione; su quel campo hanno raccolto soddisfazioni importanti. E oggi Gamberini e Behrami vi ritornano da ex con l’aria di chi ha tanta voglia di farsi rimpiangere. A loro si accoda Maggio che pure vanta lontani trascorsi in viola e che quando torna a Firenze sfodera sempre prestazioni maiuscole. Ed infine, Donadel. Lui sarà in panchina, sperando di poter subentrare almeno per pochi minuti tanto per dimostrare che è del tutto recuperato e che può dare un mano ai suoi nuovi compagni di squadra.
Quattro ex, di cui tre sicuri protagonisti di una sfida che si preannuncia avvincente. Mazzarri, che da calciatore ebbe trascorsi nel vivaio della Fiorentina, punta anche sulla voglia di rivalsa degli ex del giorno per centrare il quarto risultato utile consecutivo e perchè no, la sesta vittoria in trasferta in campionato. Tutto contribuisce a trasmettere carica in un momento cruciale della stagione. Ed allora ben venga anche la presenza in campo di tre ex.
MAGGIO, IL VIZIETTO DEL GOL – Maggio, invece, ha già avuto modo di farsi rimpiangere dai tifosi toscani. A Firenze ha fatto gol sia con la maglia della Samp che con quella del Napoli. Anzi, fu proprio lui a propiziare la prima vittoria in trasferta dell’era-Mazzarri, il 25 ottobre de 2009, realizzando la rete che sfatò un tabù per gli azzurri durato un anno esatto. Maggio ha ritrovato lo smalto dei tempi migliori. Va a bersaglio da tre gare consecutive: a Siena, con la Roma ed Palermo. Chissà cosa darebbe per centrare il poker proprio al «Franchi», uno stadio che gli ha regalato gioie (una promozione in B) e dolori (infortunio al ginocchio). L’esterno della nazionale italiana sa bene che sulle fasce c’è da prestare tanta attenzione anche in fase difensiva. Ma ormai ha memorizzato così bene gli schemi di Mazzarri che riesce trasformarsi in un attimo da difensore ad attaccante.
LA CHANCE – Infine, Donadel. Sta ricevendo la fiducia del tecnico e si sta impegnando per strappare la conferma nel Napoli. A Firenze, dopo aver assaporato la Champions, venne lasciato andare a scadenza di contratto senza neanche la proposta di un rinnovo. Ed oggi anche lui, pur avendo lasciato un buon ricordo nella tifoseria viola, chissà cosa darebbe per uscire dal «Franchi» con il petto in fuori.
A.S.
