Ricorda la sfida all’Inghilterra, qualificazioni ai Mondiali del ’98, a Wembley: un tiro in porta, un gol. Che segnò Zola. Poi tutti dietro a difendere. L’Italia quella partita la vinse così. Come tante altre con lui come ct. «Oggi sono gli inglesi a giocare all’italiana. Hodgson non ama correre rischi, difende e riparte. È il meno inglese tra i tecnici britannici». Cesare Maldini è stato l’ultimo a battere l’Inghilterra in una gara ufficiale, il 12 febbraio del 1997.
Come finisce oggi?
«Il cuore dice che vinciamo noi. Però non sarà facile. Io di quel Rooney lì non mi fido per nulla, è uno di quelli che mi rovinerebbe le notti della vigilia».
Mentre tra gli azzurri chi puo far da guastafeste?
«Facile fare il nome di due attaccanti: Cassano e Balotelli. Troppo altalenanti nel corso della stessa partita, ma indubbiamente autentici fenomeni. Se girano loro, Prandelli può stare tranquillo».
È una sfida tra due scuole: loro sono sempre i «maestri»?
«Noi glielo abbiamo fatto sempre credere, anche perché così poi batterli è stato sempre più divertente. La verità è un’altra: l’Inghilterra non vince nulla da quasi cinquant’anni e quando lo fa con una squadra di club c’è sempre lo zampino della scuola italiana».
L’ultima volta che Italia e Inghilterra si sono incontrate in un Europeo è stato 32 anni fa.
«Sì a Torino. Io non ero ancora il vice di Bearzot, lo sarei diventato soltanto qualche mese dopo quello sfortunato Europeo. Ma ero già nel giro azzurro».
Conosce Hodgson: che partita starà preparando?
«Quando era all’Inter non era notissimo per il suo coraggio in campo: credo che se fosse rimasto Capello come ct avremmo avuto qualche problema in più».
Come si batte questa Inghilterra?
«Con la qualità dei nostri centrocampisti e con la personalità di De Rossi. È uno di quelli che avrei voluto allenare».
Oltre a Rooney, quali le principali insidie?
«L’entusiasmo di questi inglesi: hanno vinto il girone nonostante in pochi credessero in loro. E poi hanno Gerrard, uno che corre e che ragiona».
Chi vince l’Europeo?
«La Germania. Non ha solo la formazione più forte, ma si concede il lusso di mandare in panchina 5-6 giocatori che farebbero la fortuna di qualsiasi altra nazionale».
Vince la Germania anche se in semifinale c’è l’Italia?
«Beh, la sfida coi tedeschi sarebbe la vera finale».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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