Il calcio giovanile è una missione sociale, educativa, umana oltre che sportiva. Da anni purtroppo nei settori giovanili l’argomento pagelle scolastiche apre squarci disastrosi, sono pochi i ragazzi che riescono ad unire i ritmi di un vivaio professionistico con un buon rendimento scolastico. Luigi Carillo, difensore classe ’96 del Catania, fa parte di questa schiera: buon difensore in campo, ottimo studente. “Di Luigi ricordo la serietà, l’educazione, lo usavo come esempio nel gruppo riguardo alla sua capacità di portare a casa buonissimi voti nonostante fosse sempre presente agli allenamenti. Riusciva a dare il massimo nel calcio e a scuola. Frequentava il liceo classico, mi ricordo che una volta il padre ci venne a trovare in ritiro a Pescara, quando lo allenavo negli Allievi Nazionali, e mi raccontò che era preoccupato perchè Luigi era molto dispiaciuto per aver preso solo 7 in filosofia”, racconta Mario Turi che l’ha allenato alla Juve Stabia dai Giovanissimi Nazionali fino alla Primavera, facendolo giocare sempre sotto età rispetto alla categoria. Ma chi è Luigi Carillo? Difensore classe ’98, è cresciuto nella scuola calcio Athena di San Giuseppe Vesuviano fino agli Esordienti, poi passa alla Polisportiva San Giuseppe, dove disputa il campionato Minigiovanissimi regionali da esterno sinistro basso. In quella stagione Carillo è seguito dalla Juve Stabia, il responsabile del settore giovanile Alberico Turi punta su di lui e lo aggrega alla formazione Giovanissimi Nazionali. La Juve Stabia si qualifica ai play-off, arrivando fino agli ottavi di finale e chiudendo il girone con la seconda miglior difesa. Nella stagione successiva è aggregato sotto età agli Allievi Nazionali, categoria in cui gioca per un anno e mezzo, poi durante l’annata 2012/13 passa in Primavera, collezionando sei presenze e ben figurando contro avversari più grandi di uno o due anni. Nella scorsa stagione, nella Primavera gialloblù di Mario Turi, diventa un punto fermo, colleziona diciannove presenze e realizza tre gol. Le sue prestazioni convincono il Catania a puntare su di lui prelevandolo in prestito con diritto di riscatto. Difensore mancino, nella Primavera di mister Pulvirenti gioca da centrale sinistro nella difesa a quattro ma può essere schierato anche sul centro-sinistra della difesa a tre o da esterno sinistro basso. E’ dotato di una spiccata intelligenza tattica, sa leggere bene le situazioni, è fisicamente molto strutturato, ricorda Miguel Angel Britos per la capacità nel gioco aereo ma deve migliorare molto sotto il profilo della rapidità, soprattutto nello scatto breve. Soffre contro gli attaccanti brevilinei, Pulvirenti cerca di limare proprio questo difetto per farlo crescere ulteriormente. Dopo il debutto in serie B con la maglia della Juve Stabia all’ultima giornata dello scorso campionato contro il Carpi, Carillo è riuscito a vivere la stessa emozione anche al Catania, totalizzando dieci minuti nella trasferta di La Spezia, dopo le tante convocazioni ufficiali che l’avevano coinvolto. E’ un punto fermo della difesa della Primavera siciliana, in cui ha collezionato quindici presenze tra campionato e Coppa Italia. Numeri interessanti che lo rendono un profilo da seguire con attenzione, una piccola speranza per il futuro del Catania, che dovrà deciderlo se riscattarlo o meno a fine stagione.
Fonte: Lagiovaneitalia.net
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