Tra i due patron, De Laurentiis e Pozzo, ci sono ottimi rapporti da otto anni. Estate del 2004, Napoli appena salvato e acquistato dal produttore cinematografico romano. La prima operazione, dopo il passaggio del manager Marino dall’Udinese al Napoli, riguarda un calciatore bianconero, il Pampa Sosa, che avrebbe lasciato gli azzurri dopo il primo anno in serie A.
Nello staff della famiglia Pozzo, che ha interessi calcistici anche in Inghilterra e in Spagna, ci sono molti ex azzurri. Gianfranco Zola, erede di Maradona ventun anni fa a Napoli, è dalla scorsa estate l’allenatore del Watford, serie B inglese, club da poco entrato nell’orbita dei Pozzo. Il responsabile dell’area tecnica dell’Udinese, Andrea Carnevale, ha vinto il primo scudetto con il Napoli. Roberto Policano, che coordina gli osservatori dell’Udinese, ha giocato con la maglia azzurra per tre anni, da Ranieri a Boskov.
Tra i collaboratori di Guidolin ci sono ex calciatori o ex tecnici del Napoli: Lorenzo Di Iorio (preparatore dei portieri) era nel team di Novellino, allenatore della promozione del 2000; Fabio Viviani (collaboratore tecnico) è stato il vice di Edy Reja dal 2005 al 2009, insieme hanno firmato la promozione dalla serie C1 alla serie A e la partecipazione all’Intertoto del 2008; Paolo Miano (collaboratore tecnico) ha giocato nel Napoli ’87-’88, quello che partecipò alla Coppa dei Campioni dopo aver vinto il primo scudetto della storia; Maurizio Trombetta (collaboratore tecnico) è quello che ha vissuto meno a Napoli, qualche mese durante la gestione di Galeone nello sciagurato campionato ’97-’98, quello segnato dal cambio di quattro allenatori e dalla retrocessione in serie B con 14 punti.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
