Tante idee, tanti nomi, qualche trattativa già molto ben avviata o addirittura pronta a essere definita. Bene, certo e d’accordo: però tutto è ancora in stand-by. Fermo ad aspettare, De Laurentiis. Attivo, chiamante e parlante, come sempre, ma ancora con il freno a mano e la marcia inserita: né avanti né indietro. In pausa di riflessione e in attesa degli eventi: impossibile programmare o chiudere un affare, senza la certezza della guida tecnica. Soprattutto perché, che sia Mazzarri oppure un altro, autorevole sostituto, la certezza è che la mano dell’allenatore sarà fondamentale nella stesura della storia del mercato estivo del Napoli da Champions. Della squadra che dovrà misurarsi con i top club d’Europa. Nonché nell’eventuale sostituzione di Edinson Cavani. L’altro perno del progetto futuro: fino a quando non si saprà qualcosa di certo in merito al destino del Matador sarà impossibile sia completare l’attacco, sia capire le reali potenzialità d’investimento del club. Per intenderci: si potrà contare oppure non contare sui 63 milioni di euro della clausola rescissoria di Edi? Dei giocatori prediletti, o comunque dei più accreditati, qualcosa comincia a venire a galla: da Osvaldo a Guarin, passando per Benatia, Astori e Nainggolan. Il Napoli si guarda intorno da un po’. E in certi casi agisce o ha già agito. Nel frattempo, parallelamente, si scandaglia anche il mercato dei talenti più in voga del momento. Soprattutto in Argentina. In attesa di un segnale, sia chiaro. In attesa di un allenatore.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
