Il Napoli ha disputato dieci incontri sin qui fra campionato e coppe. Ebbene, solo per due volte Rafa ha riproposto la stessa formazione: in Genoa-Napoli e Napoli-Chievo. Consecutivamente. Ovvero, le prime due di campionato, quando le forze erano ancora fresche ed erano stati individuati (dopo i preliminari di Champions) gli uomini più adatti per scattare al via. E perciò, dopo Genoa-Napoli, nessun cambio col Chievo. In dettaglio: Rafael in porta, e vabbè, c’era poco da svariare, poi linea a quattro formata da Maggio, Albiol, Koulibaly e Britos. Con i centrali in effetti titolari, se proprio vogliamo usare questo termine, un Maggio piuttosto presente (sette su dieci) e quel Britos che s’è dovuto ingegnare da terzino sinistro per non fare panchina a oltranza. Per quattro volte sulla corsia ed una sola al fianco (Slovan Bratislava-Napoli) del Koulibaly mai assente, e con Ghoulam esterno. Poi la mediana con Jorginho ed Inler, che non ha registrato in seguito tentativi di imitazione, e la trequarti con Callejon, Hamsik, Insigne. Probabilmente (ed attualmente, infortuni permettendo) sarebbe la preferita da Rafa, a supporto di un imprescindibile Higuain. In quel caso perciò “repetita non iuvant”, visto che a Genova si incassarono i tre punti in extremis ed il Chievo a Fuorigrotta fu corsaro.
fonte: Corriere dello Sport
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