L’inventore del fantacalcio, Riccardo Albini, ha spiegato tanti aneddoti interessanti in un’intervista al Fatto Quotidiano: “Io ho vinto cinque campionati in 28 stagioni. Uno l’ho perso per una stupidata. Avevo Shevchenko. Lo comprai appena arrivato, a 45. Mi fece vincere due scudetti di fila. Il terzo anno avrei potuto confermarlo. Decisi invece di tagliarlo perché la stagione precedente non aveva giocato benissimo e quindi speravo di riacquistarlo a una cifra inferiore. Invece il giorno prima dell’asta segnò una doppietta e il suo prezzo schizzò. La formazione ideale? Gioco sempre con il 3-5-2. Con buoni centrocampisti si riescono a guadagnare quei due, tre punti che fanno la differenza. Il 3-4-3 nella nostra lega è stato bandito a lungo. Trovo che dia troppo peso agli attacchi e ai centrocampisti offensivi. Un bravo allenatore deve invece saper bilanciare le sue scelte. E poi omologa le formazioni: quando è ammesso, lo usano tutti. Giocatori decisivi? Oltre a Shevchenko, ricordo ottime annate di Hamsik ai tempi di Mazzarri e una splendida stagione di Cuadrado con la maglia del Lecce”.
Albini spiega anche i segreti per l’asta: “Bisogna portare avanti quello che ci si è prefissati nella settimana precedente, da dedicare allo studio. È essenziale non farsi prendere dalle “illuminazioni” del momento, che poi in realtà hanno un nome ben preciso se vanno a buon fine: colpi di fortuna. E poi guai a essere tifosi: niente di più sbagliato che acquistare molti giocatori della propria squadra del cuore”.
Fonte: sosfanta,it
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