BARCELLONA – Detto fatto. Esattamente una settimana fa, appena sostituito il predecessore Sandro Rosell, il nuovo presidente blaugrana Josep María Bartomeu aveva annunciato che presto avrebbe contatto papà Messi per ritoccare al rialzo lo stipendio del geniale rampollo e, ora, spuntano le prime indiscrezioni sull’entità dell’aumento: la Pulce guadagnerà 20 milioni di euro netti all’anno, a cui verrà aggiunto un premio di 2 milioni, in caso di conquista della Liga, mentre il trionfo in Champions è quotato 3 milioni. Un ipotetico doblete, quindi, garantirebbe a Leo, addirittura, una temporada da 25 milioni.
IL MIGLIORE, IL PIÙ PAGATO – Alla notizia ha dato ampio risalto il quotidiano sportivo barcellonese Sport, molto vicino al club blaugrana, dopo aver verificato la credibilità dello scoop notturno gridato dal popolare giornalista Josep Pedrerol, nel corso della trasmissione Jugones. Non è stato specificato, però, se si tratta di un semplice aumento, o se verranno ritoccate anche la scadenza, fissata al momento per il 30 giugno del 2018, e la clausola rescissoria, riconfermata sulla base di 250 milioni anche nel corso dell’ultimo rinnovo, sottoscritto il 7 febbraio del 2013. Alla base della decisione di ridiscutere, per la settimana volta dall’approdo in Catalogna, i parametri del contratto del quattro volte Pallone d’Oro, una semplice constatazione del fresco numero uno culé. “Messi è il migliore e merita di essere quello che guadagna di più”.
RIPARAZIONE – In Catalogna, molti hanno letto la dichiarazione d’intenzioni come una chiara risposta del club al recente aumento concesso dal Real Madrid a Cristiano Ronaldo, che da fine dicembre è diventato, almeno teoricamente, il calciatore più pagato del pianeta, con uno stipendio pari a 17 milioni l’anno, uno in più di quello che può vantare attualmente la Pulce. Il vecchio recordman Eto’o, che all’Anzhi riceveva 20 milioni l’anno, si è visto, infatti, dimezzare la paga con il passaggio al Chelsea. I più maliziosi, però, leggono la manovra come una maniera per riparare al grande affronto di aver fatto condividere lo spogliatoio, al fuoriclasse di Rosario, con un compagno meglio retribuito. Basta fare due conti servendosi dei dati resi pubblici dal club sull’operazione Neymar, per comprendere che il Mohicano sta guadagnando ben di più rispetto all’argentino. All’ex Santos è stato riconosciuto un onorario ufficiale di 44 milioni complessivi, che suddiviso in 5 anni fanno 8,8 milioni a stagione. Al momento della firma, però, è stato premiato con altri 10 milioni, a cui si aggiungono altri 2,7 di commissioni imprecisate, altri 4 legati al maketing e 2 destinati alla sua fondazione benefica, per non parlare dei 40 finiti nelle casse della «Neymar&Neymar», società gestita insieme al padre. Una semplice addizione e si arriva alla bellezza di 103,2 milioni, che distribuiti in un lustro fanno 20,6 milioni all’anno. Magari non finiranno proprio tutti nelle tasche di Ney, ma che bastino per distanziare di un bel po’ lo stesso Leo, CR7, Ibra, Falcao e Thiago Silva, gli altri top 5 in fatto di stipendi, ci sono pochi dubbi.
COPERTO D’ORO – Di qui i mugugni di Jorge Messi, che era già apparso con tempismo sospetto nella sede blaugrana, lo scorso 3 giugno, giorno della presentazione di Neymar al Camp Nou. Forte dei recenti approcci di Paris Saint Germain e Bayern, è proprio il padre della Pulce ad avere in mano il coltelo dalla parte del manico, come candidamente ammesso da Bartomeu nelle ultime ore. «Aspetto una proposta, poi arriveremo a una firma». Normalmente è il club a presentare un’offerta, ma il Barça, dopo il recente terremoto societario, non può permettersi di perdere il suo uomo simbolo, destinato a diventare a breve il calciatore più pagato della storia.
Fonte: Corriere dello Sport
