Un campione al servizio degli altri, non solo in campo. Christian Maggio riesce a brillare insieme al talento e ai suoi valori anche quando si trova all’esterno del rettangolo da gioco. Insieme ai volontari dell’associazione casalnuovese “Avis for Kenya”, Maggio si è messo in gioco per contribuire fattivamente alla realizzazione del reparto di ginecologia dell’unico ospedale presente nella periferia di Malindi, in Kenya. «Ho conosciuto Maggio in ospedale, in occasione della nascita di suo figlio – ha dichiarato Leonardo De Rosa, responsabile regionale dell’Avis e presidente dell’associazione che da anni si occupa della realizzazione di infrastrutture in Kenya – Abbiamo parlato, scherzato, poi gli ho raccontato delle nostre opere umanitarie e dell’ambizioso progetto di realizzare un reparto di unità materna infantile a Muyeye, un piccolo villaggio dove i tassi di mortalità infantile e delle partorienti sono davvero molto elevati. Lui ha subito mostrato interesse, poi si è dedicato ai suoi impegni professionali. Evidentemente non ha mai smesso di pensare alle nostre parole e ha subito fatto pervenire una cospicua donazione per finanziare la costruzione del reparto».
Il progetto, che si avvia alla sua fase conclusiva, servirà a garantire un’adeguata assistenza sanitaria alle donne durante il parto e ai loro bambini, costretti già in tenera età a fare i conti con la piaga della malnutrizione, delle malattie e dell’assenza di medicinali. Il campione, rimasto particolarmente toccato dal racconto dei volontari, non ha esitato nemmeno un attimo prima di staccare l’assegno che servirà a salvare le vite di centinaia di donne africane in procinto di diventare madri. «Noi siamo persone fortunate, non possiamo fare finta di niente»: queste le poche parole, ricche di commozione e di significato, che Maggio avrebbe pronunciato rivolgendosi ai volontari in occasione dell’incontro da cui è nata l’idea di contribuire economicamente al progetto. Una donazione consiste ma silenziosa, probabilmente influenzata dalla recente esperienza che lo ha reso padre del piccolo Matteo. Non sarà facile spiegare agli abitanti del villaggio che quel reparto sarà costruito anche grazie allo spirito di solidarietà che contraddistingue una stella del calcio italiano.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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