Ai microfoni di Tuttomercatoweb Gert Verheyen, ct dell’Under 19 del Belgio ed ex bandiera del Brugge, ci parla dell’avversario del Napoli, attualmente settimo nel campionato belga: “Il Brugge è una squadra che ha un andamento totalmente diverso da casa a trasferta. In questo avvio di stagione sta soffrendo molto fuori casa e che si è mostrata fin qui imprevedibile, passando da sprazzi di bel calcio a clamorose cadute. Per esempio nell’ultima sfida giocata conduceva 1-0 al termine del primo tempo, poi ha perso 2-1. E solo la gara prima aveva vinto 7-1 contro lo Standard Liegi. Insomma, non sai cosa aspettarti”.
Qual è la filosofia di gioco del Brugge?
“Offensiva, pratica un calcio brillante. E ha la qualità di essere una squadra camaleontica, in grado di passare dal 4-3-3 al 3-5-2 al 3-4-3. Una squadra che ama sorprendere l’avversario. I problemi maggiori, invece, sono i troppi infortuni che si trascinano dall’anno scorso, privando Preud’homme di giocatori importanti”.
Da quali giocatori possono arrivare i maggiori pericoli per il Napoli?
“Diaby, nuovo acquisto, è un giocatore molto abile e veloce. Ha dimostrato di vedere molto bene la porta, tanto da segnare 4 gol in una sola partita. Mi piace Vormer, giocatore di centrocampo abile negli inserimenti in attacco mentre a livello tecnico il giocatore più dotato è Vazquez”.
Cosa ha portato il Belgio ad avere questa crescita a livello calcistico?
“Due le ragioni fondamentali: si è deciso di investire molto sulla formazione dei ragazzi e negli anni questo ha portato i suoi frutti. E poi i nuovi belgi, quelli di seconda o terza generazione, originari di altri Paesi, hanno aiutato la crescita tecnica. Diciamo che la mescolanza etnica ha aiutato”.
Nella sua selezione ci sono nuovi Hazard, Lukaku o De Bruyne?
“Ogni anno è unico, quindi difficile fare paragoni. Senza dubbio abbiamo dei giovani molto validi. L’ultimo uscito è Origi, che è già da un anno nel giro della nazionale maggiore. Anche l’Under 17 ad esempio sta dando buoni risultati”.
