Mancano pochi minuti alle 18 quando Aurelio De Laurentiis rimette di nuovo piede a Napoli. Occhiali scuri nonostante il sole sia ormai tramontato, giacca di lino blu e camicia celeste, il patron è sbarcato a Piazza Garibaldi proveniente da Roma dove, in mattinata, era atterrato da Los Angeles. E’ stato via meno di un mese, ma trova una situazione mutata sia nella squadra che in città. Dalla sospensione del sindaco De Magistris, suo referente nella questione stadio, al trittico di vittorie, il quadro è radicalmente mutato. Sul tavolo restano però i problemi che il patron si è lasciato solo parzialmente alle spalle durante la permanenza negli States. A voler essere maligni verrebbe da dire che De Laurentiis ha aspettato la partenza di Benitez per tornare a Napoli. Mentre il tecnico lasciava Castelvolturno in direzione Liverpool per la quattro giorni in famiglia, il presidente sbarcava in Italia. Le loro strade sembrano ormai irrimediabilmente divise, la questione dell’allenatore del prossimo anno non è l’unica ‘spina’ per De Laurentiis. Anzi. Il produttore cinematografico, prelevato ieri pomeriggio da una berlina insieme alla moglie Jacqueline, ha infatti un’agenda ricca di appuntamenti e problemi. La piazza è in ebollizione, ma questo lo sa già. Gli è bastato scorgere spalti semivuoti e striscioni di protesta nei confronti della dirigenza per il mercato non all’altezza. I nodi più immediati da affrontare sono quelli dei rinnovi e paradossalmente il primo ad essere trattato non sarà quello di Rafa Benitez. L’offerta all’iberico è già stata presentata e rispedita al mittente. Un rilancio, se ci sarà, non avverrà prima della sosta natalizia. Più semplice la strada verso un altro rinnovo quello di Lorenzo Insigne, al quale attraverso i suoi manager, De Laurentiis ha dato appuntamento al ritorno dagli States. Nell’aria c’è il prolungamento di un anno (dal 2018 al 2019) con lieve incremento. Per un simbolo che resta, ci sono altri big attratti da sirene estere.
Fonte: Cronache di Napoli.
