Mimmo Criscito da lunedì, dopo aver lasciato il ritiro della Nazionale, si è rifugiato con la famiglia in Toscana e continua a pensare al «brutto risveglio» con gli agenti in camera a Coverciano. «Aspettiamo che vengano depositati degli atti – dice il suo legale Eriberto Rosso – perchè nel decreto di perquisizione non c’era scritto molto anche se sappiamo qual è l’accusa. Per il resto molte sono ricostruzioni giornalistiche: aspettiamo di vedere gli atti».
Non è difficile immaginare lo stato d’animo del difensore dello Zenit San Pietroburgo, che aveva rinunciato alle ferie per prepararsi bene in vista della fase finale degli Europei, a cui ha dovuto rinunciare dopo essere stato indagato dalla Procura di Cremona. «Criscito è sereno per quanto può esserlo un giovane che si vede negare un appuntamento importante, a cui teneva molto, e non capisce il motivo», spiega l’avvocato.
Come ha detto andando via dal ritiro della Nazionale, Criscito attende di essere ascoltato dai magistrati della Procura di Cremona. «Spera di essere sentito al più presto e chiarire così la sua posizione, ma, soprattutto, sta rimuginando su questa ”tegola”, piovutagli improvvisamente addosso, che gli impedirà di partecipare ai prossimi Europei», così l’avvocato Rosso. «L’unico elemento che emerge – dice il legale – è la fotografia che lo ritrae con alcune persone, ma lui è pronto a spiegare tutto ai magistrati non appena sarà sentito». La foto è stata scattata all’esterno di un ristorante di Genova con un pregiudicato bosniaco e alcuni ultrà del Genoa. «Ma quale combine, era solo un chiarimento dopo la sconfitta nel derby contro la Samp», ha detto Criscito.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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