Nato a Cercola ma cresciuto calcisticamente nel Genoa, Mimmo Criscito sarà spettatore interessato della gara di questa sera. Si è rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio destro lo scorso 28 febbraio ed è in riabilitazione a Bologna da tre settimane. «Ad agosto conto di tornare a giocare». Intanto la settimana prossima sua moglie Pamela, gli darà il secondogenito Alessandro.
Napoli-Genoa è la gara di Criscito.
«Mi piacerebbe giocarla ancora: è sempre stata una partita particolare perché sono napoletano ma sono legatissimo al Genoa. Giocare al San Paolo, uno degli stadi più belli d’Italia, è sempre emozionante».
Stavolta è da ”mors tua vita mea”.
«Vero, anche se in questo caso tifo per il Genoa perché credo che i punti servano soprattutto ai rossoblù. Il primo posto è ormai troppo lontano, ma il Napoli sta disputando un grande campionato, è una delle realtà del calcio italiano».
Agli azzurri serve la vittoria per qualificarsi alla Champions diretta.
«Sarà determinante lo scontro diretto con il Milan a San Siro, in ogni caso per quanto fatto vedere in questa stagione il Napoli merita più del Diavolo di conquistare il secondo posto. Il Genoa, soprattutto da gennaio, è un’ottima squadra e non dovrebbe lottare per salvarsi. Per essere felice vorrei il Napoli in Champions e il Grifone salvo».
Nel segno del gemellaggio esistente tra le due tifoserie…
«L’ho vissuto per tanti anni da vicino. Vedere andare insieme allo stadio i tifosi del Grifone e quelli partenopei è una delle cose più belle del calcio italiano. Uno spot da preservare».
Criscito rimpiange di non essere passato al Napoli nel 2011?
«Mi sarebbe piaciuto, per un napoletano giocare in azzurro è sempre una grande emozione. Purtroppo ci sono stati problemi di ingaggio e sul contratto. Non ho rifiutato il Napoli per lo Zenit, anche il club azzurro avrebbe partecipato alla Champions in quella stagione».
I suoi obiettivi sono il ritorno al Genoa e il Mondiale con l’Italia?
«Ho sempre detto che vorrei tornare in rossoblù. Dopo che mi hanno tolto l’Europeo e visto che, per questo infortunio, non potrò far parte della Confederation Cup, il mio obiettivo principale è Brasile 2014».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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