Il giornalista di Sportitalia Michele Criscitiello ha parlato anche del Napoli nel suo consueto editoriale per Tuttomercatoweb:
Siamo ancora scioccati dalla settimana più bella del mercato invernale degli ultimi anni. Il viaggio a Londra di Adirano Galliani resterà nella storia del calciomercato. Se sarà una pagina nera, lo sapremo solo il 31 di questo mese. Nel frattempo, ci sembra innanzitutto un gran pasticcio, gestito male dal Milan, seppure siamo troppo sicuri di come lavora Galliani per pensare che finirà così. Se dovesse essere una strategia, allora, ci inchineremmo a Via Turati. Mettiamo da parte Tevez, per un attimo, poi gli aggiornamenti li continueremo a seguire sul Live di TuttoMercatoweb ed alle 23 su Sportitalia. Il Milan sta pensando a rinforzare il centrocampo ma questa è una soluzione per giugno. Ricordate quando alla fine dello scorso campionato si parlava di Asamoah dell’Udinese? Bene, Allegri non lo ha cancellato dalla lista e vorrebbe proprio il ghanese per la prossima stagione, anche se il primo tentativo è stato bucato. L’Udinese non vende i suoi gioielli prima di aver finito un percorso e da società seria qual è aspetta l’estate per trattare. Probabilmente Galliani sta aspettando giugno per sferrare un nuovo attacco, perché – dopo Boateng – un altro ghanese potrebbe fare le fortune di Allegri. E’ un po’ il discorso che riguarda il Napoli, seppur in un altro reparto. Mazzarri pensa a rispettare il contratto, Allegri ha ottenuto il rinnovo nella settimana più pazza. Bigon aspetta di rinnovare il contratto di Aronica, 1 + 1. Complimenti ai difensori gregari partenopei che, tra campionato e Champions, stanno facendo molto bene ma il prossimo anno ci vuole la svolta. Bigon ha un pallino fisso ed i buoni rapporti tra De Laurentiis e Pozzo potrebbero agevolare la trattativa, in stile Inler. Benatia, impegnato in queste settimane in Coppa d’Africa, è il sogno proibito del Napoli. I gioielli friulani hanno mercato in tutta Europa e strappare Benatia alla concorrenza di Milan, Inter, Juve, Psg e Real Madrid non è facile. Tutti i calciatori hanno un prezzo, di questo passo Benatia arriva facilmente a 16-18 milioni di euro. Altro problema: difficilmente l’Udinese deciderà di privarsi del suo difensore già la prossima sessione estiva di calciomercato, dopo che Guidolin ha trovato il giusto mix con Danilo. L’assenza di Benatia si è già fatta sentire ieri, con l’Udinese che per la prima volta ha subito tre gol in campionato. Non ne ha approfittato la Juventus, la quale ha deluso contro il Cagliari ed avrebbe potuto fare oggettivamente di più, aiutata dal vantaggio flash di Vucinic al suo terzo gol in campionato. Non crediamo alla scaramanzia che ci segnala un Borriello porta guai. Con lui titolare il Milan non ha vinto nulla, la Roma ha rischiato di fallire, adesso, la Juve al primo colpo pareggia con il Cagliari. Borriello, da buon napoletano, non crederà a queste stupidi superstizioni ma Beppe Marotta dovrà intervenire ancora per acquistare almeno un difensore (meglio un centrale) ed un centrocampista di quantità. Il 2012 non è iniziato benissimo per Conte, il quale ha portato a casa 4 punti ma ha lasciato il bel gioco sotto l’albero di Natale. Una vittoria e due pareggi nelle ultime tre gare di campionato.
Chiusura dedicata alla Fiorentina. Mentre scriviamo, continuano ad arrivare agenzie che riportano di tifosi viola infuriati con la famiglia Della Valle e con i dirigenti. Il problema non era Mihajlovic, il problema non è Delio Rossi, il quale è colpevole di non aver saputo leggere le difficoltà che nascondeva un progetto come quello della Fiorentina. Il quadro è questo: Della Valle non vuole più spendere. Ha detto a Corvino di liberarsi di tutti gli ingaggi più onerosi ed il DS lo ha fatto: Frey 2 milioni, Gilardino 1,8 e Montolivo lasciarlo in scadenza di contratto. Hanno puntato solo su un giovane di prospettiva come Jovetic. Corvino aveva il compito di trovare nuovi talenti. Si è presentato con calciatori inutili, costosi ed a metà gennaio non ha ancora un attaccante. Corvino pensa alla gloria personale, non a quella della squadra. Lui che segue gli allenamenti dalla panchina con l’auricolare per ascoltare radio blù (radio fiorentina), lui che ha il limite di fare operazioni con i soliti procuratori, non cercando nuovi appoggi e nuovi orizzonti. Gli anni sono passati ma Pantaleo è rimasto alla prima gestione Prandelli. Non è il Direttore che ricuce i rapporti tra squadra e tifosi, non è il Direttore che fa sognare con un bilancio pieno di zeri e di segni +. Forse i Della Valle questo non lo hanno ancora capito.
Fonte: Michele Criscitiello per Tuttomercatoweb
La Redazione
L.I.
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