Il mercato del Milan rischia di nascere e morire in pochi giorni. Taiwo e Mexes sono trattative primaverili, di quando avvisavamo il popolo rossonero che Galliani era già in fermento per sistemare la fase difensiva di Allegri. L’ex romanista è la pedina che mancava ad una retroguardia già solida in fase centrale. Se il Milan, da Taiwo, si aspetta il salto di qualità in campo europeo, allora rischia di dover tornare a fare i conti perché l’ex marsigliese è un terzino limitato. Quest’anno per Galliani sarà un mercato da zero a zero, dopo aver fatto fuoco e fiamme un anno fa. Cassano sarà una trattativa aperta fino all’ultimo giorno, mai fidarsi delle virgolette di Galliani quando un tesserato a Milanello non fa gruppo. L’unica fortuna di Cassano è il suo agente, Beppe Bozzo, senza il quale Cassano avrebbe finito con il calcio vero dopo Madrid. Forse sarebbe stato anche meglio. Alex Witsel è una di quelle scommesse che in rossonero poche volte sono state vinte. Asamoah dell’Udinese sarebbe stato il top, per dare quantità e qualità ad un centrocampo che oggi ha bisogno soprattutto di muscoli. Dopo il primo anno di “prova” ci fidiamo di Allegri, il quale, insieme a Galliani, le ha indovinate tutte. Per Ganso non chiudiamo le porte, anzi teniamo aperte anche le finestre. Può arrivare da un momento all’altro. A più di 20 milioni sarebbe un affare per il Santos, a meno lo sarebbe per i dirigenti di Via Turati. Bisogna fare i conti fino in fondo. Lo abbiamo detto sette giorni fa, sottovoce lo ripetiamo oggi. La Juventus sta finalmente ragionando da grande, anche se con Aguero ha commesso lo stesso errore di Dzeko. Prima i titoli, poi gli affari. Con Marotta non abbiamo pregiudizi: per un anno lo abbiamo criticato (anche duramente) perché ha sbagliato, lo ha dimostrato anche il campo. Oggi può rifarsi. La scelta di Conte è la scelta del popolo ma ci può stare, perché il tecnico è bravo, giovane e preparato. Ma troppo “focoso”. Una volta limitato l’aspetto caratteriale sarà da top Juve. Il mercato dei parametri zero, ci riferiamo a Pirlo, è iniziato bene. Adesso bisognerà proseguire altrettanto bene con le cessioni e gli acquisti. Attenzione ad Antonio Nocerino, un figlio della Juve che fu. A Palermo non trova l’intesa, Napoli e Fiorentina sono sul pezzo. I partenopei pensano a Trezeguet ed Amauri, ma non si dimentichino che da Catania può e deve partire Maxi Lopez. Un’estate fa piaceva a Bigon, oggi sarebbe una soluzione perfetta per riportare il pacchetto avanzato ai livelli standard che richiede l’Europa. Inler ha scelto la Juventus, Giandonato tradirà Parma per Udine, ma il Napoli vuole provarci anche se Palacios resta un’ottima soluzione. Ci meravigliamo che in Italia si parli così poco dell’attaccante del Tigre, Denis Stracqualursi. Tanti viaggi in Sudamerica da parte dei nostri direttori sportivi ed ancora poche relazioni in circolazione. Oggi parte il mercato vero, quello senza sosta fino alle comproprietà milanesi, poi il boom agli inizi di luglio. Neanche lo scandalo scommesse intacca, più di tanto, il mercato effervescente di questa sessione. A proposito di scommesse: la linea editoriale di TuttoMercatoWeb e del suo network è piutosto chiara. Ci occupiamo di mercato, informeremo soltanto con la cronaca delle agenzie Ansa di quello che sta accadendo. L’argomento non ci piace ma sappiamo bene che cambierà le carte in tavola. La nostra linea editoriale, però, non ci vieta di esprimere un giudizio. Premessa: quelle intercettazioni sono vergognose e c’è poco da aggiungere ma la riflessione è sull’Atalanta. Sembra la vittima scelta e preferita dai mass media. Un accanimento mediatico perché fa notizia, ma non è giusto nei confronti di una città e di una società seria che ha dominato il campionato. In attesa di conoscere le novità che riguardano il capitano Doni, sarebbe giusto riconoscere la presunzione di innocenza per il club. Come si fa a vietare la festa ai tifosi bergamaschi dopo un campionato vissuto a questi livelli? Paghino i colpevoli, quelli veri, i calciatori e gli ex calciatori che forse allo specchio non possono più guardarsi. Una colpa l’Atalanta ce l’ha: il prossimo anno, più che Colantuono, assuma un detective privato!
La Redazione
A.S.
Fonte: TMW
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