A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Nando Coppola, preparatore dei portieri della Cremonese: “Alternanza Meret-Ospina? Per quanto riguarda il ruolo è giusto stabilire una certa gerarchia. Il Napoli è una squadra che ha alternato tanto i portieri tenendo tutti sul chi va là. Meret è un investimento, la giovane età ha bisogno di una certa continuità, tutela ed è giusto che vengano stabilite le gerarchie. Era l’idea di Spalletti all’inizio ma l’infortunio ha interrotto la cosa. Per lui sarebbe bene avere più continuità per confermarsi, per trovare la sicurezza che il ruolo ritiene. Bisogna puntare e dare fiducia al giovane. Il Torino, al di là del coraggio, ha avuto modo negli anni passati di studiare Milinkovic-Savic, di fargli conoscere la piazza e metterlo a suo agio. Ci stava lì il cambiamento in porta perché Sirigu magari era un po’ arrivato ed avendo cresciuto un portiere in casa c’è stato modo di vederlo da vicino dandogli l’opportunità che si sta giocando molto bene. Il portiere rientra nella routine della squadra: se la squadra gira anche il portiere ne guadagna di autostima e sicurezza, se la squadra va male spesso il portiere entra nel tourbillon. Mi auguro che Meret possa contribuire alla crescita del Napoli prendendosi definitivamente la porta, senza nulla togliere a Ospina che ha dimostrato di meritare lo spazio ricevuto. Però a tutela di un investimento economicamente importante la strategia attuale non è la migliore. Abbiamo incontrato il Torino in Coppa Italia, una squadra ancora in fase di rodaggio. Oggi mi sento di dire che tanti concetti di Juric, soprattutto nella mentalità, sono stati acquisiti. Di conseguenza il Napoli affronterà una squadra con ritmi alti e una sua identità ben chiara e precisa, giocatori prestanti e il ritmo indirizzerà in un senso o nell’altro il risultato. Il Napoli ha tantissima qualità e se è primo in classifica un motivo ci sarà. Il fatto che giocherà in casa sarà un valore aggiunto. La partita sarà sicuramente bella, secondo me di livello alto tecnicamente e fisicamente. A Cremona parliamo abbastanza napoletano: il nostro dialetto predomina spesso negli allenamenti. L’ambiente ci permette di lavorare serenamente, il mister è riuscito fin da subito a trasmettere idee, a portare il suo entusiasmo. Su Gaetano c’è da confermare quanto di buono hanno visto nel settore giovanile, in prima squadra. Hanno avuto la bravura nel mandarlo a giocare in Serie B, in una piazza giusta. Cresce ed è più convinto dei propri mezzi. Vedo un ragazzo equilibrato e sono contento di averlo conosciuto, l’augurio e l’auspicio è quello di riportare al Napoli un giocatore più completo possibile dal punto di vista fisico, tecnico e umano”.
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