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Covid, nuovo Dpcm: stop a feste private e calcetto. Locali chiusi alle 24, ai banchetti massimo 30 persone

Lo riporta il Corriere della Sera

Feste private vietate e banchetti con massimo 30 persone, chiusura dei bar e ristoranti a mezzanotte e dalle 21 divieto di sostare davanti ai locali.

Stop al calcetto e a tutti gli sport di contatto a livello amatoriale. Ma anche interventi per far funzionare in maniera più celere ed efficace il sistema dei tamponi. Su questo si muove il governo in vista del nuovo Dpcm che potrebbe essere firmato già lunedì, 12 ottobre.

Con una novità: i divieti potrebbero riguardare anche gli incontri nelle case.

Alla vigilia della riunione del Comitato tecnico-scientifico convocato d’urgenza per le 15 di domenica, si mette a punto il decreto senza tralasciare i trasporti pubblici dove le norme sulla capienza massima dell’80% continuano in molti casi ad essere violate. L’esecutivo seguirà l’andamento dei contagi prevedendo possibili nuove chiusure di fronte a un’eventuale impennata ulteriore e soprattutto se dovessero andare in affanno i reparti di terapia intensiva che continuano ad essere l’elemento primario per valutare la circolazione e l’aggressività del Covid-19. Tenendo comunque ben presente l’aumento dei ricoveri nei reparti di molti ospedali.

Il via libera ai test rapidi

In molti ospedali l’attesa per sottoporsi al tampone molecolareha ormai superato le 10 ore. Il Comitato tecnico-scientifico coordinato da Agostino Miozzo potrebbe suggerire un via libera ai test rapidi (ritenuti affidabili al 95%) effettuati da medici di base e pediatri, sottoponendo poi al tampone soltanto chi risulta positivo. In questo modo, secondo gli esperti, verrebbero alleggerite le strutture sanitarie e si renderebbe più razionale il meccanismo che porta le persone in isolamento fiduciario.

La sosta vietata

Per impedire gli assembramenti si vieterà ai cittadini di sostare davanti a bar, ristoranti e pub dalle 21 alle 6. Ma anche di riunirsi in strade, piazze e parchi. La vendita di alcolici sarà consentita fino alle 22. Mentre vengono potenziati i controlli sull’uso delle mascherine, il governo vuole impedire le aggregazioni. E dunque si potrà stare all’interno dei locali — seguendo le linee guida già approvate — ma non fermarsi all’esterno a meno che non si sia seduti al tavolo. Le sanzioni imposte sarebbero uguali a quelle previste per chi va in giro senza coprire naso e bocca: da 400 a 1.000 euro di multa.

Chiusura dei locali alle 24

La stretta dovrebbe riguardare anche gli orari di chiusura di bar e ristoranti: tutti alle 24. Su questo ci sono state nei giorni scorsi resistenze sia da parte delle associazioni di categoria che dei governatori, ma il governo sembra determinato a procedere ritenendo che si tratti di una misura utile ad abbassare la possibilità di contagio, senza incidere in maniera significativa sul rendimento economico.

Niente feste private

Ai banchetti dopo matrimoni e battesimi potranno partecipare al massimo 30 persone. Una scelta che inevitabilmente influirà sugli eventi già programmati. Si va verso il divieto di tutte le feste private e questo riguarderà, per la prima volta, anche le riunioni organizzate nelle case. Una regola che mira a impedire i contatti tra persone non conviventi, non essendo possibile garantire l’uso obbligatorio della mascherina. Di questo aveva già parlato il premier Giuseppe Conte quando aveva raccomandato di coprire naso e bocca anche quando si sta nella propria abitazione con persone anziane o affette da patologie.

Il calcetto e gli sport amatoriali

Su questo si erano già espressi i componenti del Comitato tecnico-scientifico sollecitando una limitazione e il governo sta valutando di vietare le partite di calcetto, basket e gli altri sport da contatto a livello amatoriale. Una misura che al momento non riguarda il livello professionistico anche se potrebbe trasformarsi in un precedente se le curva epidemiologica dovesse continuare a salire.

I trasporti pubblici

Già domani potrebbe arrivare un allentamento per i treni ad alta velocità con la possibilità di andare oltre il 50 % previsto adesso, ma su bus e metropolitane si solleciterà un potenziamento dei controlli per far rispettare le regole mantenendo la distanza sia per chi sta seduto che per chi viaggia in piedi.

Lo smart working

Confermata la raccomandazione alle aziende per incentivare lo smart working per limitare i contatti tra le persone negli uffici dove è in vigore l’uso della mascherina, sia pur seguendo le linee guida per le varie tipologie di attività e prevedendo un’esclusione soltanto per chi in stanza da solo.

Fonte: corriere.it

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