Alessandro «Billy» Costacurta, 46 anni, 663 partite ufficiali con il Milan, ha vinto sette scudetti nella sua carriera e cinque tra Coppe dei Campioni e Champions. «Eppure mi ricordo ancora una delle delusioni più cocenti, una eliminazione in Coppa Uefa in semifinale nel 2002 (eliminati dal Borussia Dortmund, ndr): le squadre vincenti vogliono vincere tutto», dice l’ex difensore, commentatore dell’Europa League per Sky Sport.
Come inquadra la sfida di domani in Europa League?
«Una partita che il Napoli deve vincere, perché vincere regala sorrisi, serenità, una maggiore considerazione di se stessi. Credo che in assoluto il Napoli sia più forte dei ceki del Viktoria. Gli azzurri li ho visti bene negli ultimi tempi, molto migliorati: ad inizio stagione non mi avevano convinto tantissimo».
Motivo?
«Il loro ritmo in alcuni casi era troppo basso, non da grande squadra. Poi ho visto i miglioramenti della difesa».
Di chi in particolare?
«Io ho avuto la fortuna di giocare in un Milan stellare dove la vera forza difensiva non eravamo solo io, Tassotti, Baresi o Maldini, quanto piuttosto giocatori come Van Basten o Shevchenko che si sacrificavano in fase di non possesso, divenendo di fatto un difensore in più. Ed è quello che vedo fare abitualmente in ogni gara da Hamsik e Cavani: sono i meccanismi difensivi adesso che fanno del Napoli una delle squadre top italiane».
Gli azzurri tengono in vita un campionato altrimenti noiosissimo?
«Vero. Meno male che c’è il Napoli a mantenere accesa l’attenzione in serie A: e credo anche che con la Champions tornata nel vivo, la Juve avrà qualche rallentamento in più e il Napoli deve e può sorprenderla».
Il primo marzo c’è lo scontro diretto: chi arriva in condizioni migliori a questa sfida?
«Arriva troppo presto per essere decisiva. Credo che sarà una gara molto divertente: lo scudetto è un discorso che riguarda solo Mazzarri e Conte, tutte le altre possono solo guardare».
Anche per lei sarebbe stato un problema fermare Cavani?
«Non lo so. Cavani è uno dei tre fuoriclasse del nostro campionato: gli altri due sono Pirlo e Buffon. L’uruguaiano ha dei numeri di autentica classe, credo che sia tra i migliori giocatori al mondo».
Ha una media impressionante.
«Per le difese è un incubo. Contro di lui rischi di fare sempre brutta figura: in campo i duelli si vincono e si perdono, con lui si perdono sempre».
Mazzarri si indispettisce quando qualcuno insinua che il Napoli sia Cavani-dipendente?
«Ma non c’è niente di male. Sono sicuro che senza Van Basten avrei vinto qualche scudetto in meno».
Sbagliato snobbare l’Europa?
«Il Napoli non lo farà più: lo ha fatto all’inizio della stagione, ma poi è corso ai ripari perché uscire di scena da una manifestazione così importante, una vetrina internazionale, lascia sempre un segno negativo. A questo punto, sia pure dosando le forze, il Napoli deve provare ad andare fino in fondo».
Certo, non ha il fascino della Champions. E non dà gli stessi soldi.
«Però Cavani, per esempio, non intende rinunciare alla presenza: questo significa avere una mentalità vincente. E il Napoli l’ha ormai conquistata nel corso degli ultimi anni anche grazie al sostegno di un pubblico eccezionale».
Da ex rossonero, davvero un bel riconoscimento.
«Ritorno da Giacarta: lì mi hanno fermato dei tifosi napoletani euforici che sognano lo scudetto. Un entusiasmo coinvolgente».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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