Serse Cosmi l’ha avuto per sei mesi al Brescia: il tecnico umbro tradizionalmente è uno che non si entusiasma tanto facilmente. Non ha dubbi: «Hamsik è uno dei più forti giocatori del nostro campionato. Già con me in B aveva dimostrato grandi qualità tecniche. A Brescia l’avevo schierato in tutti i ruoli di centrocampo e sapeva fare tutto bene. Un piacere averlo in squadra».
Però non segna più come una volta.
«E questo cosa c’entra? Lui mica deve fare gol: lotta, corre, è sempre grintoso. Non capisco perché venga criticato».
Perché lui gioca male nelle gara importanti e il Napoli perde. Un caso?
«Bisogna lasciare Marek tranquillo: ha bisogno di continuità. Da lui non bisogna mai aspettarsi il colpo improvviso: se non è in giornata, non c’è verso di raddrizzare le sorti della sua partita».
Cosa ha Hamsik?
«Nulla. Ma scherziamo? È un campione. Solo deve essere sempre al top della condizione. Magari adesso non lo è e sembra essere sotto tono. Ma è uno che sa fare la differenza. Forse a Napoli ha abituato tutti troppo bene e qualcuno adesso storce, ingiustamente, la bocca».
Una volta lo ha paragonato a Nedved. Cambiato idea?
«Forse è persino più forte. Il paragone ci sta tutto. Rispetto all’ex juventino è meno esplosivo, ma ha sempre avuto la maturità calcistica di uno più grande di cinque o sei anni».
Il Napoli non può fare a meno del miglior Hamsik.
«Il Napoli ha tanti giocatori importanti, ma lui è senza dubbio il più importante di tutti. Il punto è che deve essere sempre al massimo. E quando non lo è lo capisci dopo 10 minuti di gioco. Non è Messi, non è uno che tira fuori dal cilindro magico il colpo a sorpresa anche nelle partita in cui non gioca bene: quando non è giornata, è nera».
Marek esce ridimensionato dalla sfida con la Juve?
«Né lui, né il Napoli. Gli azzurri lotteranno per lo scudetto fino alla fine. E Hamsik sarà uno dei leader della squadra. Vedrete».
Fonte: Il Mattino
