La Dinamo Bucarest versa in una situazione di classifica disastrosa. Questa stagione può arrivare la prima retrocessione di un glorioso club, che nel corso della sua storia ha dato vita a battaglie epiche contro la Steaua Bucarest, vincendo ben 18 campionati rumeni. Ma oggi si parla, più del momento della squadra, dei suoi tifosi. O meglio, dei gruppi organizzati. Consapevoli del pessimo momento in cui versa il loro club, anche economico, hanno voluto diramare una lettera sui canali ufficiali del gruppo ‘Peluza Catalin‘. Questa sera, allo Stadionul Dinamo, è in programma alle 19:30 -ora italiana- il match contro l’AFC Chindia Targoviste. Di seguito, la lettera che gli ultras hanno reso noto ieri sui social, invitando gli altri tifosi ad assistere alla partita dopo un mese e mezzo di porte chiuse.
“Cosa fai lunedì?
È domenica sera. La casa è relativamente tranquilla. I bambini fanno lo zaino per domani, organizzando in modo scrupoloso libri e quaderni, mentre mia moglie prepara i loro vestiti. Da qualche parte in soggiorno sta girando un film non interessante e il suo unico scopo è garantire un rumore di fondo. L’unica volta che mi sveglia è quando arriva un’altra pausa pubblicitaria e sento le notizie sportive. SCIOPERO! Disastro alla Dinamo!”, Dinamo vicino alla retrocessione “, Dinamo vicino al fallimento “. Ci sono titoli che corrono continuamente da circa 3 anni e che, sebbene sembrano plausibili, non portano alla fine che vorrebbero. […] Li ascolto, rido in faccia e cambio canale. Ogni tanto impreco, ma solo quando vedo Mironic. Penso che sia una specie di riflesso mentale. C’è uno stato di agitazione dentro di me. So chiaramente di aver tolto i vestiti, messo la sveglia e per la riunione sono pronto, ma non è per questo. Nella mia testa ci sono altre domande. Cosa faremo domani? Anche questi ci battono? Quanto ancora lo dobbiamo sopportare? Mia moglie mi guarda negli occhi e vede la mia inquietudine, ma non mi dice niente. Sa chiaramente che domani farò gli straordinari, ma non in ufficio. Sa chiaramente che dopo aver premuto ‘Send’ all’ultima mail, metto la sciarpa al collo e sono diretto dove la mia anima si sente a casa.
Forse pioverà, ma che differenza fa? C’è un raggio di sole nella mia anima solo a pensare che ci sarò. Senza accorgermene, inizio a canticchiare canzoni e dita, discretamente, a battere i ritmi del tamburo. Sono già lì. Vedo, vivo e amo. In questo momento la mia anima sta già sfidando le leggi della realtà e mi sta mandando 24 ore in più nel futuro. Tutto quello che resta è sincronizzarsi e arrivarci. Non so cosa succederà, non so cosa accadrà, ma ci sarò.
Cosa fai lunedì?”.
Nico Bastone
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