Da qualche parte della sua casa di Vernole, Lecce, c’è il biglietto aereo di ritorno da un Francia-Serbia. Pantaleo Corvino non è più il ds della Fiorentina, ma non ha smesso di fare lo scouting ai giocatori di domani. In passato aveva segnalato ragazzi sconosciuti poi diventati Stekelenburg, Tymoschuk, Jerome Boateng e Kroos. Ora propone otto nuovi nomi da seguire per i lettori del Corriere dello Sport-Stadio.
Corvino, che tipo di Europei vedremo?
«Ci saranno nazionali piene di giocatori esperti: la vincente uscirà tra Spagna, Germania e Italia. Prevedo partite con molti gol e grande possesso palla. De Rossi e Marchisio saranno le rivelazioni».
E i giovani?
«Il primo che mi viene in mente è Milan Badelj, croato, classe ’89, capitano della Dinamo Zagabria. Centrocampista completo, personalità, l’ho seguito a lungo. Farà strada. Poi c’è un olandese… Strootman, del… del…».
… del Psv. Kevin Strootman.
«E’ un classe ’90, se non sbaglio (non si sbaglia, ndr). Mi ricorda il primo Van Bommel, bravo nelle due fasi, quella difensiva e quella offensiva. Poi, vediamo… mah, se leggo i nomi dei convocati… vedo soprattutto giovani interessanti a centrocampo e in attacco. In difesa, niente… a parte Szczesny, ma è famoso».
Un altro portiere polacco, come Artur Boruc.
«Eh… Boruc resta uno dei più forti d’Europa… ma torniamo ai centrocampisti. C’è quel russo forte, come si chiama…».
Denisov.
«Lui, Denisov. Gioca nello Zenit. Ha 28 anni, mi pare, piedi buoni, bel lancio, fisico, strutturato. Ma c’è uno, uno che mi piace davvero tanto…».
Chi?
«Marco Reus, esterno offensivo, classe ’89 (clicca qui per leggere la scheda prodotta dalla nostra rubrica talent scout il 29 Maggio scorso). Rapido, grande profondità. Gliel’ho chiesto per due anni di fila ai tedeschi ma niente da fare, mi hanno sempre detto di no, penso l’abbia acquistato il Borussia Dortmund. Stavo lavorando a due esterni veloci, uno era Reus e l’altro Jordi Alba, altro ’89, del Valencia, ma è diventato troppo costoso».
Finora non ha fatto nomi di prime punte (Silenzio).
Svezia?
«C’è poco».
L’Ucraina?
«Niente… ecco… Giroud, il francese».
Olivier, 25 anni, attaccante del Montpellier.
«Centravanti vecchia maniera, classico, bel fisico. In Italia andrebbe benissimo. Lo vedo come punto di riferimento in attacco, mentre più dinamico è Luuk De Jong, un ’90, ma nell’Olanda è chiuso da Van Persie, fortissimo».
Lo pensa anche la Juve.
«Sì, ma ha chiesto dieci milioni a stagione, troppi. Anche se alla fine ci andrà alla Juve…».
Altro da aggiungere?
«No, su questi giocatori che ho indicato potete andare sul sicuro».
La telefonata sarebbe conclusa con chiunque, non con Corvino: richiama altre tre volte per precisare. E alla fine, aggiunge: « Volevo dire che sono molto colpito dalla forza del centrocampo dell’Italia. Secondo me gli azzurri vinceranno gli Europei, … nessuno ha centrocampisti come Thiago Motta e De Rossi, Pirlo, Marchisio e Montolivo ».
Anche Montolivo.
«Sì, anche lui».
Bello che lei lo citi, nonostante alla fine sia andato via da Firenze a costo zero.
Corvino sta in silenzio per un attimo, non vorrebbe parlare. Poi dice: « I problemi erano con chi gli stava attorno, ma lasciamo perdere ».
E qui chiude davvero.
Fonte: CdS
La Redazione
P.S.
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