Secondo l’edizione di oggi del Corriere dello Sport, è un altro Napoli, lo racconta il film di una stagione in cui la rotazione è sistematica ed indispensabile per evitare di ritrovarsi con la testa annebbiate e le gambe avvolte nel pallore d’una «crisetta» atletica che il tour de force rischierebbe di favorire: e per i gol, vista l’astinenza prolungata di Insigne e di Mertens, forse è il caso di affidarsi di nuovo e ancora a Milik, che ha riposato sabato con la Spal e che ha il piede caldissimo e la testa bollente, perché ci sono momenti in cui… Il centravanti sarà lui; e il partner, l’uomo che gli ronzerà intorno, che gli starà un po’ alle spalle, che lo cercherà e/o aspetterà di essere trovato va individuato: nel calcolo delle possibilità, ma considerata anche la condizione, Insigne starebbe un filino davanti a Mertens, ma la scelta verrà sussurrata dalle percezioni di queste due sedute che tra oggi e domani serviranno a uscire per un po’ dal clima festaiolo del Natale.
Poi c’è un’idea, ed è stata spesso vincente, almeno in Champions, di modificare l’asse difensivo, facendolo diventare scivoloso: linea a quattro, certo, però con Maksimovic a destra e Mari Rui a sinistra, in maniera da ritrovarsi poi a tre, e dunque con le marcature preventive in atto, nel momento dell’uscita. L’ipotesi è percorribile, forse persino indispensabile, visto che Ghoulam ha sempre e comunque tredici mesi di inattività e non può reggere il ritmo delle tre partite consecutive in novantasei ore (circa).
Sarà una notte diversa, anche tatticamente e poi fisicamente: ci sarà molto da correre, per fronteggiare le difficoltà dell’Inter, che di guai ne ha metabolizzati nell’ultimo week end e che però ha così tanta qualità da spingere a modifiche anche a centrocampo, che ridiventa la terra di Allan ma pure quella di Fabian Ruiz sulla sinistra: per completare, Callejon a destra, con Verdi che però è lì pronto per riprendersi un pizzico di vetrina, e Hamsik in regia, per scovare le luci di San Siro.
