Secondo l’edizione di oggi del Corriere dello Sport, a Castel Volturno, ieri pomeriggio, seduta d’allenamento con vista sul Friuli, affacciati al prossimo appuntamento. Lavoro specifico per chi c’era con lo Shakhtar ed infine partitella contro la Primavera di Beoni. Il campo sta parlando, come sempre, e qualcosa ha già spiegato. Sussurra che tra due giorni si rivedrà il Napoli «classico», dunque con quattro cambi rispetto alla gara di martedì sera. Tornerà Koulibaly al centro della difesa. Affiancherà Albiol e completerà un reparto che a destra conterà su Hysaj e a sinistra ritroverà Mario Rui. Il portoghese ripartirà dai pochi minuti in Champions, l’attenderà una nuova occasione per ritrovare brillantezza e identificarsi in una squadra della quale è già protagonista come volto nuovo e piacevole sorpresa. Andrà sistemandosi in panchina Maggio, il pilastro che Sarri ha elogiato martedì sera e al quale presto chiederà nuovamente di scaldarsi. A centrocampo ritornerà la coppia che non «scoppia», che è complementare e pure indivisibile: Jorginho più Allan e il Napoli saprà riconoscersi nei meccanismi collaudati del regista e del mediano dai piedi buoni, lo sprint facile e il gol nelle abitudini. Si sistemeranno nel ventre della manovra e daranno sostegno ad Hamsik, il terzo (in realtà il primo) elemento che garantirà qualità e carisma, in attesa della rete che lo consegnerà alla storia. Chi tornerà ad accomodarsi in panchina, come Zielinski e Diawara, avrà già individuato nuove fonti di possibilità: le sfrutteranno, come sempre, affinché possano sentirsi sempre protagonisti al pari degli altri, mai semplici rincalzi. Con loro Rog e la sua brillante vivacità a sostegno di ogni partita, consolando le fatiche, infilandosi laddove s’avverte un calo degli avversari: è lì che il giovane croato va curiosando. In attacco non esistono ballottaggi: Callejon a destra, Insigne a sinistra e Mertens un po’ ovunque, principalmente al centro di un tridente che vantano in pochi, difficile da contenere per molti. Ci ha provato anche lo Shakhtar, con risultati evidentemente vani. Alle loro spalle scalpita il giovane Ounas e, in base alle circostanze, sarà sempre possibile far affidamento
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