Dunque 49.137: che, come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, è un po’ come dire cinquantamila, perché manca poco. Ed è successo per Napoli-Benevento, il derby che ha creato una sua autentica atmosfera. C’è dell’altro: 49.324: che è sempre come raccontare di cinquantamila cuori nella capanna del San Paolo, uno stadio quasi pieno il 16 agosto – fate un po’ voi – per la sfida con il Nizza, quella nella quale c’era in palio la qualificazione in Champions. Ma non è tutto: 35.102 per Napoli-Atalanta, domenica 27 agosto, l’ultima buona per andarsi a fare un bagno, per starsene in vacanza e magari la sera comodi dinnanzi alla tv. L’aritmetica non è una opinione: finora,
133.563, che fanno una media di 44.521. C’è un’altra Napoli al fianco del Napoli e basta poco per accorgersene: un giretto negli archivi e la somma che fa la differenza emerge in fretta, in tutta la sua enormità. Un anno fa nelle sue prime tre gare interne, Fuorigrotta sembrò deserta: con il Milan (il Milan!), soltanto 27.321, con il Bologna appena 21.083 e con il Chievo addirittura 19.942. Totale da impallidire: 68.346, per una media 22.782. Siamo praticamente al doppio, adesso. E due anni fa, prima stagione di Sarri, andò persino peggio: 25.128 con la Sampdoria, 13.043 con il Bruges in Europa League e 18.766 con la Lazio (la Lazio!): complessivamente, 56.937, che equivalsero a 18.979 spettatori a partita.
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