l Siviglia, il saluto della curva, quello del suo Sanchez-Pizjuan e del suo popolo: Ramon Verdejo, noto a tutti come Monchi, ha detto ‘ciao’ al suo passato, pronto a tuffarsi in questa nuova avventura che si chiama Roma. Il club giallorosso affiderà un’attenta operazione di restyling proprio al direttore sportivo spagnolo, il quale, da subito, dovrà prendere decisioni importanti, che influenzeranno le scelte di mercato.
QUALE TECNICO? – Il Corriere dello Sport fa un punto sulle situazioni da risolvere. La prima riguarda sicuramente il tecnico: Monchi stima Spalletti, ma l’allenatore giallorosso sembra aver deciso di cambiare, comunque, area. Via, quindi, al totoallenatore: il primo nome della lista è quello di Unai Emery, gradito sia allo spagnolo che a Baldini, ma se dovesse vincere la Ligue 1 col PSG, l’ex Siviglia è destinato a rimanere. Attenzione a eventuali sorprese, oltre ai soliti Di Francesco, Montella, Gasperini e Mancini.
DIFESA, CENTROCAMPO, ATTACCO – Un big, in difesa, uscirà e tutte le prove portano a Manolas. Il greco è molto vicino all’Inter, ma non sono da escludere possibili rilanci provenienti dalla Premier League. Per un centrale che esce, uno che entra: Pezzella del Betis è il candidato numero. A centrocampo, invece, due entrate: Kessie dell’Atalanta e Pellegrini del Sassuolo, per il quale si farà valere il diritto di riacquisto. Attenzione a Nainggolan e al suo rinnovo, che tarda ad arrivare. In attacco, infine, si cercherà un vice Dzeko: seguito con attenzione Dolberg dell’Ajax, può tornare a Trigoria Sanabria, ora al Betis Siviglia e riacquistabile per 11 milioni di euro. Monchi stravede per il paraguaiano. Infine, gli esterni offensivi: tra Salah, Perotti ed El Shaarawy uno può finire sul mercato.
LE BANDIERE – De Rossi e Totti. Entrambi in scadenza, devono parlare del loro futuro. Il centrocampista è in attesa di novità: si sente ancora importante, è pronto ad accettare un prolungamento annuale ma non a meno di 3 milioni di euro. E’ pronto ad abbassare la richiesta solamente in caso di rinnovo sino al 2019. Discorso diverso per il numero 10 romanista, pronto ad appendere le scarpe al chiodo e di iniziare la sua storia senza la Roma. Pronto per lui, infatti, un posto da ambasciatore nella FIFA o un ruolo dirigenziale in Federcalcio.
Fonte: calciomercato.com
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