Secondo l’edizione di oggi del Corriere dello Sport, tra un gol di Mertens e Callejon, un assist di Insigne e il record di Hamsik, l’argomento più gettonato delle prime undici partite stagionali del Napoli è stato: come si fa a rinunciare ad Allan? Ecco, risposta semplicissima: in questo momento non si rinuncia. O meglio, se ne fa a meno a fatica: in virtù di un momento di forma talmente strepitoso da farlo luccicare come l’oro. E così dopo una stagione intera a fare l’altalena con Zielinski, con il giovane Piotr in testa sotto il profilo delle presenze e anche dei minuti, in questo scorcio la gerarchia è stata ribaltata. Al ritmo del samba. Il Napoli, in questa fase, non può fare a meno di lui. Delle sue qualità di puro ed efficacissimo interditore di una super potenza d’attacco che fa dell’equilibrio una necessità vitale; della sua freschezza atletica; della generosità al servizio della squadra; delle incursioni. E d’accordo, magari a volte tende un po’ a strafare con il dribbling e la giocata raffinata, però tutto sommato questi non sono altro che sintomi di sicurezza: sì, Allan sta benissimo, si sente sicuro e ha voglia di spaccare il mondo. Come dargli torto. In sintesi: Allan ha ribaltato la gerarchia. Dal Brasile, intanto, dicono che la Seleçao lo stia osservando: si vedrà, per il momento è lo scudetto la sua priorità. E’ il Napoli.
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