Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, gente che va, ovviamente gente che viene, su quella fascia destra che è ricca di movimento, un caos (si fa per dire) da restarci secchi. Un caos che nasce a Napoli ma che coinvolge anche Torino, sponda bianconera, e Madrid, sponda Atletico. Gente che va come Giovanni Di Lorenzo, ventisei anni (ad agosto), da Empoli a Napoli per scoprire da dentro il Grande calcio della Champions, incredulo sino alla commozione, mentre firma il suo quinquennale sul terrazzo dell’Hotel Vesuvio, dal quale – praticamente – parte il convoglio dei fluidificanti. Gente che viene come Elseid Hysaj, che l’ha voluto dire pubblicamente («qui finisce la mia avventura»), dopo che il Napoli era stato tempestivamente annunciato dal proprio manager: ora aspetta che arrivi una chiamata («ho bisogno di nuove esperienze, magari di un altro Paese, ma anche di vincere qualcosa») elettrizzante, come quella annunciate dall’Atletico Madrid e quella possibile della Juventus, che però dipende da Sarri.
SI PARTE. Lo scatto su Di Lorenzo in entrata, quello di Hysaj in uscita: era tutto scritto, ma da un po’, e De Laurentiis e Giuntoli già sapevano che sarebbe finita così, che anzi tra gli addi, prima o poi, bisognerà inserire anche quello del portoghese Mario Rui, come da annuncio di Giuffredi, il procuratore di entrambi. C’è vita sugli esterni e Hysaj sa bene che l’Atletico Madrid si è presentato seriamente, vuole provarci, ritenendolo idoneo al progetto che Andrea Berta, il manager bresciano, ha ormai sviluppato da un quinquennio. Però sarà conveniente attendere ancora, dovendo il mercato occupare varie panchine, compresa quella della Juventus, intravista da vicino da Maurizio Sarri: le ipotesi, si sa, vanno verificate. Il laterale destro, che aveva già seguito Sarri da Empoli a Napoli, è nella lista di Maurizio per il suo mercato da tecnico juventi no. Cifre? Ha una clausola valida per l’estero da 50 milioni di euro.
SI CORRE. Lui, Hysaj, è stato chiaro sul suo futuro e aspetta segnali, da Torino e da Madrid. Il Napoli ha già creato le condizioni per la sua uscita, con una trattativa lampo chiusa il 19 maggio scorso, durante Empoli-Torino, quando Cristiano Giuntoli, che aveva già scelto ma in realtà non lo aveva detto, è partito all’attacco, ha chiamato il manager del giocatore, Mario Giuffredi, nella notte, ed ha spinto come se fosse un fluidificante. Ci sono voluti otto milioni più uno di bonus all’Empoli in caso di qualificazione in Champions, un quinquennale da un milione e duecento mila euro per scardinare le varie resistenze e chiudere il primo affare estivo.
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