Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, Lorenzo Insigne e Federico Chiesa sono gli eroi di due mondi paralleli proprio come lo erano papà Carmine, dignitosissimo operaio di Frattamaggiore, e papà Enrico, calciatore miliardario di Genova: uno è il simbolo incedibile del Napoli, l’altro quello incedibile della Fiorentina. Almeno per il momento: il calcio è uno scherzo, ormai anche cinese, e ogni giorno la storia può cambiare come nei film. Già, il cinema: il regno di attori, registi e soprattutto di un produttore che quei mondi, quegli eroi, tenta di riunirli da un po’: mister Aurelio De Laurentiis.
Un tempo gran maestro di Hollywood e ora anche di colpi a effetto del mercato del calcio: prende e lascia, raddoppia e moltiplica, inventa e crea. Un fenomeno. E poi un uomo tenace che in testa, da anni, ha una missione ambiziosa quanto complessa: mettere Federico di fianco a Lorenzo. Ma sì, perché continuare a tenere lontani questi figli del talento separati dalla nascita? Chiesa al Napoli, con Insigne capitano: è il progetto che il presidente vorrebbe ricamare con il collega Diego Della Valle. Che, parole di De Laurentiis, quando deciderà di vendere il suo pupillo avvertirà per primo il vecchio e caro amico. Che intanto sogna, in grande, di cambiare lo spazio e il tempo di quei mondi paralleli: con la Livella del pallone.
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