Una vendita gonfiata, pagata attraverso canali internazionali, per schermare il rientro in Italia di una sostanziosa cifra. Questa, secondo il quotidiano La Stampa, l’ipotesi a cui starebbe lavorando la procura di Milano, nell’ambito di un’inchiesta che sarebbe stata aperta alcune settimane fa sulla cessione del Milan da parte di Silvio Berlusconi all’imprenditore cinese Yonghong Li nell’aprile scorso, per 740 milioni di euro. «In gran segreto, nei giorni scorsi, i pm hanno avviato un’inchiesta che tra le varie ipotesi comporta anche verifiche sul reato di riciclaggio», si legge.
Gli inquirenti sarebbero entrati in possesso di nuovi elementi che «Alla base dell’apertura dell’inchiesta avvenuta poche settimane fa, ci sarebbero nuovi documenti che dimostrerebbero esattamente il contrario. Da dove sia partita la svolta, al momento non è ancora chiaro. Una traccia, si deduce, che risalirebbe ai reali flussi di denaro partiti da Hong Kong. Di certo, ci sono elementi nuovi che smentirebbero la regolarità di una bella fetta dell’operazione», è scritto ancora nell’articolo.
Fonte: corrieredellosport
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