La tormenta di neve, che ha travolto Torino e impedito la sfida tra Juventus e Atalanta, ha di fatto regalato un’occasione alla squadra di Maurizio Sarri, che stasera battendo il Cagliari occuperebbe la vetta a più quattro sulla diretta concorrente. Certo, la partita sarà recuperata e, in questi casi, è presto per dire se sia stato meglio o peggio. Ma il vantaggio più cospicuo sarebbe una incredibile e inaspettata energia per la testa del Napoli che si avvia alle ultime battaglie di campionato nel segno dell’unico obiettivo rimasto: lo scudetto. E non è più tempo per chiedersi se sia opportuno o meno fare esperimenti tattici, stravolgere lo scacchiere solito per dare respiro ai singoli. Senza coppe (i fastidi) Maurizio Sarri conosce un solo modo per portare la sua nave in porto: a bordo con gli undici titolarissimi, quelli che non lo hanno mai deluso. Quelli che hanno siglato un patto di ferro a inizio stagione e intendono rispettarlo. Esattamente al contrario di quanto avrebbe fatto Gasperini se avesse giocato la sfida di ieri contro la Juventus: sette cambi e in campo Melegoni, un ragazzo del ’99.
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