Esplose proprio a Chievo. Lui era un ragazzino e i panchina c’era Gigi Del Neri. Parliamo di Bernardo Corradi, centravanti senese che l’Inter valorizzò quando era ancora troppo acerbo. Avvenne in Veneto la sua consacrazione, poi la società di Via Durini lo riportò alla base dopo una stagione esaltante coi clivensi. Vero bomber di razza, tante esperienze anche all’estero tra Valencia e Manchester City, poi ha provato a rituffarsi in Serie A, ma senza buona sorte. La redazione di CalcioNapoli24 l’ha raggiunto, in esclusiva, in qualità di ex Chievo, squadra che il Napoli affronterà domenica al San Paolo.
La reazione del Napoli contro il Genoa, è il segnale che la squadra non ha risentito del contraccolpo psicologico di Bilbao? “La squadra è stata costruita per fare bene come l’anno scorso, il successo di Genova è stato importante.
Tuttavia dubito che non abbiano subito il contraccolpo psicologico di Bilbao perché era un obiettivo importante stagionale. Vedo e leggo troppe polemiche sul fatto che Benitez si sia preso dei giorni di relax, è una cosa programmata da tempo non vedo perché bisogna farne un caso. Fare calcio a Napoli non è facile perché ci sono pressioni incredibili, basta vedere un ragazzo di talento come Insigne che fa fatica ad esprimersi al San Paolo perché è il primo ad essere attaccato in quanto napoletano”
Domenica c’è il Chievo, secondo te il Napoli avrà imparato la lezione con le piccole visto che l’anno scorso ha perso troppi punti? “Con l’uscita dalla Champions, l’obiettivo del Napoli deve essere lo scudetto. Con tutto il rispetto per il Chievo, gli azzurri devono vincere domenica”
Ti saresti aspettato l’eliminazione del Napoli in Champions? “Non mi aspettavo l’eliminazione del Napoli dalla Champions, devo ammetterlo. L’anno scorso la campagna acquisti è stata fatta da Benitez che però quest’anno mi è sembrato molto aziendalista. Non so davvero quanti sono i calciatori che ha chiesto e quali poi gli sono stati presi. C’è un po’ di confusione nel Napoli. Schierare uno come Gargano nella doppia sfida Champions, potrebbe essere un segnale che il feeling fra presidente e allenatore potrebbe non esserci più”.
Guardando la campagna acquisti, secondo te il Napoli è più forte o no rispetto l’anno scorso? “Non possiamo dirlo perché bisogna vedere i nuovi come si ambientano. Certo è che se prendi campioni come Higuain, il periodo d’ambientamento è zero perché stiamo parlando di big assoluti”.
Da ex calciatore, come giudichi le parole al veleno di Behrami e Pandev dopo che hanno lasciato Napoli? “Sono dell’idea che le cose bisogna dirle quando vivi l’esperienza in corso e non dopo che te ne vai via. Le trovo scorrette nei confronti anche della squadra dove hai giocato fino a poco tempo fa. Bisogna però vivere la situazione all’interno per capire le cose. Per Benitez parlano i risultati: al primo anno ha fatto bene vincendo anche una Coppa Italia”.
Ti convincono Duvan e Michu per sostituire Higuain durante la stagione? “Duvan mi piace molto, Michu deve recuperare bene. Fare il sostituto di Higuain non è facile per nessuno perché: non giochi mai e quando manca il Pipita purtroppo l’assenza si sente”.
C’è chi sostiene che fare l’Europa League sia un vantaggio per il Napoli visto che questa competizione ha uno spreco di energie minori rispetto alla Champions… “Non direi visto che hai un giorno in meno per preparare la gara di campionato. Sprechi meno risorse mentali rispetto la Champions ma devi avere un organico all’altezza. Credo che se scegli di puntare all’EL quest’anno puoi arrivare fino alla fine”.
Benitez inizia questa stagione con il contratto in scadenza. Questo aspetto potrebbe incidere sulla squadra ed i progetti futuri di De Laurentiis? “Il contratto in scadenza di Benitez può pesare fino ad un certo punto perché, parliamoci chiaro, Rafa un’altra squadra la trova di sicuro. Un contratto lungo sarebbe stato un segnale di fiducia per l’allenatore che avrebbe potuto far approdare altri big a Napoli come ha fatto l’anno scorso. Temo che la scadenza di Rafa possa scatenare un fuggi fuggi generale da parte di quei calciatori che aveva portato.”
Fonte: Bruno Galvan per calcionapoli24.it
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