Una rivoluzione in atto di Carlo Ancelotti. Mario Sconcerti scrive così nel suo consueto editoriale per il Corriere della Sera sul Napoli e sul duello con la Juve: “La prima sorpresa di fine settembre è che la Juve sia 10 punti avanti al Milan. La seconda è la crisi della Roma, profonda come il dubbio che la squadra giochi contro Di Francesco. La terza è il nuovo ordine di Ancelotti, qualcosa di semplice che ci eravamo scordati, il calcio come antico costume senile, artigianato, un gioco bello perché solito, ma creativo. Le altre sono tutte in difficoltà tranne il Napoli che Ancelotti sta reinventando. Sono tante ormai le novità, l’ultima è quella di Callejon mediano, con Mertens e due trequartisti come Insigne e Verdi. Ma quella vera è lo spazio nuovo regalato a Insigne, messo a correre in orizzontale davanti alla difesa avversaria. Tocca il doppio dei palloni e crea il doppio di avventura. Il risultato è che segna quattro volte più di un anno fa, 4 gol contro 1. In via elementare il segreto del Napoli è quasi solo nei suoi gol. Deve pareggiare i gol di Dybala nella Juve. Li avesse segnati un anno fa, il Napoli avrebbe vinto il campionato. Ora siamo su quella strada ed è un’idea tattica profondamente diversa”.
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